RIFORMA SANITÀ: “IL CONSIGLIO REGIONALE È STATO LASCIATO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO” - MONACELLI (UDC) CRITICA L'ASSESSORE TOMASSONI PER “IL CONTINUO PEREGRINARE IN TROPPI LUOGHI DI PARTITO”
11 Mag 2012 01:00
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(Acs) Perugia, 11 maggio 2012 - “Mentre impazza il toto-riforma che sulla riorganizzazione della sanità umbra sta facendo esplodere i territori, non passa certamente inosservato l'atteggiamento snob e insostenibilmente anomalo, rispetto ai suoi doveri istituzionali, dell'assessore Tomassoni. Brandelli di riforma annunciati con apposite interviste o presenze assicurate a questo o a quel convegno organizzato da forze politiche amiche si sono sostituite in tutto e per tutto al Consiglio regionale che, qualora l'assessore se ne fosse dimenticato, non solo è stato lasciato finora completamente all'oscuro, ma rimane, nonostante lui, l'unico luogo preposto a discutere e quindi a licenziare, ammesso che la si voglia per davvero, l'annunciata riforma”. Così il capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli, giudica “il continuo peregrinare in troppi luoghi di partito, con conversatori scelti, che alimenta in verità il sospetto che si stia mettendo in atto una sorta di negoziazione su come e dove distribuire le sedi che costituiranno la nuova geografia sanitaria regionale e spartire senza tanti mal di pancia alcuni equilibri”.
Secondo Monacelli “le attese erano tutte per una riforma e non una riformicchia che, a distanza di dieci anni dalla precedente, avesse riorganizzato l'intero sistema, parlando delle questioni vere che attengono alla governance unica regionale, al ruolo dei direttori generali, a quello dei distretti, alla rete ospedaliera oltre che ovviamente, ma forse queste sono bazzecole, illustrare oltre al modello efficiente di sanità con il quale si rapporteranno i cittadini, anche a quanto ammontano gli effettivi risparmi economici. Siccome la strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni – conclude – chiedo all'assessore regionale alla sanità di evitare alcune procedure, che sembrano non solo essere sostitutive del confronto istituzionale che rappresenta complessivamente l'intera società, ma anche dedite a ingraziarsi particolari benevolenze”. RED/mp
