(Acs) Perugia, 30 ottobre 2012 - “Quello che è successo oggi in Commissione sulla riforma sanitaria è l’emblema della debolezza e della voracità della maggioranza di centrosinistra per la spartizione delle poltrone a scapito anche dei posti riservati, dalla attuale legge, alle opposizioni. Sono gli unici posti con cui l’opposizione può controllare l’operato dei direttori generali, sanitari e amministrativi che sono nominati dalla Presidente e quindi dalla maggioranza. Si verificherebbe l’assurdità che la maggioranza nomina controllati e controllori. Come in un regime”. Lo afferma il capogruppo Raffaele Nevi, in riferimento alla bocciatura dell'emendamento presentato dal Pdl sulla nomina di uno dei revisori da parte dell'opposizione, che ha provocato l'abbandono dei lavori da parte dei consiglieri Monni e Lignani Marchesani.
“Questo fatto denota – secondo Nevi - che nella maggioranza hanno bisogno di posti in più per far quadrare i conti di una coalizione che, divisa su tutto, sta in piedi solo per spartirsi le poltrone. Annuncio – conclude - che in Aula ripresenteremo l’emendamento dei colleghi Lignani e Monni, sperando in un ripensamento della maggioranza, altrimenti ci rimarrebbe solo di passare ad una protesta anche clamorosa, perché questo diventerebbe un vulnus democratico che mai si è visto nella nostra Regione, anche quando a governare era il PCI, che mai si sarebbe sognato di fare una cosa del genere”. RED/PG
