RIFORMA SANITÀ: APPROVATI I PRIMI 7 ARTICOLI DEL DISEGNO DI LEGGE DELLA GIUNTA – GLI EMENDAMENTI E IL DIBATTITO
La Prima Commissione ha ripreso la discussione della riforma della sanità regionale, approvando i primi 7 articoli del disegno di legge predisposto dall'Esecutivo di Palazzo Donini. Confermata la previsione di 2 Aziende sanitarie regionali e prevista l'istituzione di dipartimenti interaziendali. Le sedi delle aziende dovranno essere individuate di concerto con la Conferenza dei sindaci e ci sarà maggiore autonomia per le professioni sanitarie non mediche.
25 Ott 2012 01:00
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(Acs) Perugia, 25 ottobre 2012 – Continua, in Prima Commissione, presieduta da Oliviero Dottorini, la discussione del disegno di legge di riforma del sistema sanitario regionale predisposto dalla Giunta di Palazzo Donini. Durante la seduta di questa mattina sono stati approvati i primi 7 articoli della norma e alcuni degli emendamenti presentati da Esecutivo e consiglieri regionali.
I LAVORI.
Ritirata, in quanto non accoglibile senza un preventivo accordo con la Regione Marche (a cui la Giunta starebbe però già lavorando), la proposta di modifica di Dottorini (Idv) sull'applicazione del decreto sulla riorganizzazione degli enti vigilati dal ministero della salute agli Istituti zooprofilattici sperimentali. Bocciata la proposta di Barberini–Smacchi (Pd) sull'abolizione delle reti professionali clinico-sanitarie. Accolta e fatta propria dalla Giunta la proposta di Buconi (Psi) sul regolamento che dovrà disciplinare l'organizzazione e il funzionamento del nucleo tecnico di controllo sulla gestione e la qualità della spesa e dei servizi delle Asl.
L'articolo 6, relativo alla previsione di due Aziende sanitarie regionali al posto delle 4 ora esistenti è stato approvato con il voto contrario di Lignani Marchesani e Barberini e l'astensione di Monacelli e Monni. Sono stati bocciati i relativi emendamenti: Barberini (1 sola Asl regionale), Monacelli (1 sola Azienda su base provinciale con sede a Terni), Dottorini – Lignani (le due sedi delle Asl stabilite a Perugia e Terni oppure a Foligno e Città di Castello). Prima del voto finale sull'intero articolo Damiano Stufara ha lamentato un confronto “sviluppatosi solo all'interno del Pd e non tra i partiti di maggioranza. Non siamo certi che questa proposta sia la migliore possibile ma votiamo a favore di questo articolo perché altrimenti crollerebbe l'intera riforma e si aprirebbe una crisi di Giunta. Su queste vicende va costruito un adeguato consenso mentre siamo stati tenuti all'oscuro anche della Convenzione Regione – Università”. Andrea Lignani Marchesani ha annunciato voto negativo “perché l'Umbria deve perseguire uno sviluppo armonico e non basato su due pesi e due misure. Terni rischia di perdere sia la Asl che la Provincia. L'Umbria del nord è stata pesantemente penalizzata, anche da scelte della Giunta che sono utili solo a mantenere equilibri politici nel Pd”. Luca Barberini si è detto contrario all'articolo dato che “non si vogliono affrontare i gravi problemi che ci sono. Questo riordino viene affrontato seguendo una teoria marginalista, mancano interventi decisi dove invece sarebbero necessari. Non è più un problema di 'malpancisti', Stufara ha ragione nel chiedere maggiore coesione e partecipazione”. Oliviero Dottorini ha spiegato il voto favorevole con l'esigenza di non bloccare la riforma, pur riscontrando "la resistenza della Giunta rispetto a una visione policentrica dell'Umbria" e annunciando l'intenzione di tornare ancora sul tema della sede delle Asl. Massimo Monni si è astenuto, rimandando ad una riunione del Gruppo Pdl l'elaborazione della posizione da tenere in Aula. Sandra Monacelli si è infine astenuta per la “mancanza di una visione organica nella riforma”.
Recepito dalla Giunta l'emendamento Chiacchieroni sull'istituzione dei dipartimenti interaziendali (tra Asl e aziende ospedaliere), mirati a risparmiare e migliorare i servizi per i cittadini. È stato infine approvato all'unanimità l'emendamento Dottorini che prevede di dare maggiore autonomia alle professioni sanitarie non mediche.
La Prima commissione, di cui fanno parte Oliviero Dottorini (Idv, presidente), Massimo Monni (Pdl, vice presidente), Renato Locchi, Luca Barberini, Fausto Galanello (Pd), Andrea Lignani Marchesani (Pdl), Sandra Monacelli (Udc) e Damiano Stufara (Prc – Fds) tornerà a riunirsi nella mattinata di lunedì 29 ottobre. MP/
