(Acs) Perugia, 25 novembre 2011 – La Prima commissione di Palazzo Cesaroni è tornata a riunirsi per proseguire la discussione dei disegni di legge sulla riforma endoregionale. Riprendendo i lavori sospesi ieri, la Commissione ha approvato oggi i primi 65 articoli del disegno di legge.
I lavori sono partiti dall'adeguamento di alcuni articoli in conseguenza dell'approvazione, avvenuta ieri, dell'emendamento dell'Idv sulle funzioni trasferite alle Province e sulla gestione delle aree naturali protette: spetterà ora alla Regione individuare quale sarà il soggetto gestore, tra Unioni speciali dei Comuni e singoli Comuni (nel caso di aree naturali che ricadano nel territorio di una singola amministrazione). La nuova formulazione è stata approvata con il voto di Idv e Pdl mentre Pd e Prc hanno votato contro e la Giunta ha annunciato che riproporrà in Aula il testo originale.
Per quanto riguarda la questione della riforma dei Consorzi di bonifica, l'assessore Gianluca Rossi ha annunciato che, nella riunione di Commissione già convocata per lunedì mattina, l'Esecutivo regionale presenterà una nuova proposta incentrata sulla riduzione del numero degli enti consortili (unico Consorzio) e delle funzioni regionali loro delegate, sulla revisione della legge 30 e sulla modifica dei Piani di classifica. Ciò consentirebbe alla Giunta, “che non ha titolo per impedire ai Consorzi di richiedere il pagamento dei contributi o per ridurne l'entità”, di modificare il perimetro della contribuenza limitandolo alle aree effettivamente interessate dall'attività dei Consorzi. A questo proposito Damiano Stufara (Prc) ha ribadito la necessità di rispettare quanto contenuto nell'ordine del giorno approvato il 25 luglio dal Consiglio regionale, trasferendo competenze all'Agenzia forestale, ripristinando l'equità contributiva e modificando il concetto di “beneficio” legandogli la richiesta di contributo obbligatorio. Per Raffaele Nevi (Pdl) il dibattito “è giunto al punto da me indicato 10 giorni fa. Il punto vero, una volta limitate le funzioni ambientali dei Consorzi, sono i soldi che servono per eliminare la tassa, abolendo il contributo per coloro che non ricevono un beneficio diretto dall'attività dei Consorzi”. Renato Locchi (Pd) ha infine espresso il sostegno del suo gruppo alle scelte dell'Esecutivo, limitando il contenuto dell'ordine del giorno approvato nel luglio scorso a livello di “indicazioni della direzione da seguire, la cui praticabilità deve però essere verificata”.
Durante la discussione dell'articolato della Riforma endoregionale sono stati approvati emendamenti che hanno determinato l'inserimento del termine “Unioni speciali dei Comuni” (emendamento Giunta), che resteranno obbligatorie dato che la proposta del Pdl di renderle volontarie è stata bocciata. I sindaci potranno poi delegare assessori (emendamento Giunta) o anche consiglieri comunali (sub emendamento Lignani Marchesani) nelle assemblee delle Unioni dei Comuni. Gli atti fondamentali come bilancio di previsione, conto consuntivo e atti di programmazione pluriennali dovranno essere sottoposti all'attenzione dei singoli Consigli comunali prima dell'approvazione da parte dell'Assemblea dell'Unione speciale dei Comuni (em. Stufara, votato all'unanimità). Per lo svolgimento delle funzioni delegate dalla Regione le Unioni speciali non potranno procedere ad assunzioni a tempo indeterminato ne determinato (em. Giunta) e neppure utilizzare contratti di collaborazione o consulenze (sub em. Barberini – Stufara, approvato all'unanimità). Il limite demografico per le Unioni speciali viene ridotto a 5mila abitanti (em. Giunta) mentre quello per i singoli Comuni è fissato in mille, a tutela dei piccoli Comuni e e della montanità (em. Barberini - Galanello). Viene previsto un tetto massimo per il compenso dell'amministratore unico dell'Agenzia per la forestazione (em. Nevi – Lignani), vengono estesi i casi di incompatibilità (em. Giunta) e delineati i requisiti minimi (em. Barberini). Il presidente del Collegio dei revisori dei conti dell'Agenzia dovrà essere scelto dal Consiglio regionale (em. Giunta – Stufara) e per il suo compenso viene individuato un tetto massimo (em. Nevi – Lignani, unanimità). L'Agenzia forestale potrà eseguire lavori su terreni non pubblici, previa convenzione con i proprietari limitatamente alle attività di prevenzione degli incendi boschivi e lavori in amministrazione diretta fino all'importo di 200mila euro (em. Giunta). Prima della stesura dei criteri per l'assegnazione dei fondi per la montagna all'Agenzia forestale la Giunta dovrà sentire le Unioni speciali dei Comuni (em. Stufara). I criteri per l'assegnazione fondi stanziati per le Unioni speciali situate in aree montane dovranno garantire livelli di finanziamento pari a quelli assegnati prima della soppressione delle Comunità montane (em. Smacchi – Barberini). MP/
RIFORMA ENDOREGIONALE: LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA I PRIMI 65 ARTICOLI - LUNEDÌ VERRÀ PRESENTATA UNA NUOVA PROPOSTA DELLA GIUNTA SUI CONSORZI DI BONIFICA
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25 Nov 2011 00:00
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