(Acs) Perugia, 9 dicembre 2014 – Piena garanzia su un percorso trasparente e partecipato nella fase di discussione in seno all'Assemblea legislativa dell'Umbria del disegno di legge della Giunta regionale che ridisegna il ruolo delle Province. Questo è l'impegno che il presidente Eros Brega, anche a nome della conferenza dei presidenti dei gruppi, ha preso nei confronti delle rappresentanze sindacali dei lavoratori delle Province umbre di Perugia e Terni (Rsu e rappresentanze territoriali di categoria) nel corso di un incontro che si è svolto stamani a Palazzo Cesaroni.
L'incontro era stato richiesto dalle organizzazioni sindacali che sollecitavano “garanzie nel percorso istituzionale che sta accompagnando la riforma delle Province”. Come hanno spiegato a nome della delegazione i sindacalisti Giovanni Roccatelli (Rsu-Cgil) e Vanda Scarpelli (Cgil-FP) i lavoratori delle due Province “denunciano la grave situazione che si potrebbe prefigurare con il taglio di 1 miliardo previsto dal Governo nella legge di stabilità che sarebbe nell'ordine di 16 milioni per l'Umbria a cui si aggiungono altri 7 milioni tagliati pochi mesi fa”. I rappresentanti sindacali hanno poi spiegato che i lavoratori delle Province hanno svolto “un ruolo importante, con efficacia e efficienza” e che la “grande preoccupazione nasce dal fatto che l'indirizzo del governo definisce per questi enti l'esercizio delle funzioni fondamentali previste nella riforma, mentre il ddl della Giunta regionale, attualmente in elaborazione, prevede di proseguire nell'esercizio delle competenze delegate dalla Regione prefigurando funzioni di 'Area vasta' senza che ci siano condizioni economiche e finanziarie sufficienti per attuare quanto previsto”. I lavoratori hanno fatto quindi delle richieste precise ai rappresentanti di Palazzo Cesaroni: trasparenza e partecipazione nel percorso di approvazione del ddl; adeguatezza delle risorse necessarie e sostenibilità economico-finanziaria della stessa; quali scelte si faranno su trasferimento di beni, servizi e personale, con riferimento anche al destino dei lavoratori delle Comunità montane.
Il presidente Brega, pur non entrando nel merito delle questioni poste dalla delegazione, ha comunque tenuto a manifestare “perplessità e disapprovazione per l'eventuale assunzione di dirigenti nella Provincia di Terni di cui si parla in questi giorni. Una decisione – ha spiegato - che, se confermata, sarebbe assolutamente incomprensibile, soprattutto in questa fase e anche rispetto alle questioni che con legittima preoccupazione i lavoratori delle due Province ci hanno rappresentato ”.
Il capogruppo del Psi Massimo Buconi nel garantire “chiarezza e trasparenza”, ha sottolineato la necessità di discutere a “bocce ferme, ragionando sull'adeguatezza delle risorse, rivedendo anche alcune questioni non ancora attuate della riforma istituzionale endo regionale, relativa ad esempio alle Unioni dei Comuni”, per l'esponente del Psi è necessario che “da parte di tutti i soggetti, istituzionali e sindacali cadano rigidità che ostacolano la soluzione dei problemi”. Renato Locchi, presidente del gruppo PD, si è detto favorevole a “garantire la trasparenza del percorso, ma dentro itinerari istituzionali che sono già definiti nelle modalità di partecipazione: il gruppo Pd si sente rappresentato dai vertici istituzionali della Regione che conducono la partita. Entreremo quindi nel merito quando l'atto arriverà in Consiglio”. Il capogruppo dell'Idv, Oliviero Dottorini, nella sua veste di presidente della Prima Commissione ha assicurato “massima disponibilità nell'attivazione di tutti le modalità di partecipazione e confronto sull'atto in questione”. TB/