“Rifinanziamento dei fondi nazionali per l’accesso alle abitazioni in locazione e per la morosità incolpevole”

Mozione di Meloni (Pd) rinviata in Commissione per approfondimenti

Data:

10 Ott 2023 15:11

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(Acs) Perugia, 10 ottobre 2023 – L’Assemblea legislativa ha rinviato in Commissione per approfondimenti la mozione presentata dalla capogruppo del Partito democratico Simona Meloni che intende impegnare la Giunta “ad attivarsi nei confronti del Governo affinché venga garantito, quanto prima il rifinanziamento, anche per il 2023, delle principali misure di sostegno all’affitto per i nuclei familiari indigenti, a partire dal Fondo sociale per l’affitto e dal Fondo per la morosità incolpevole, essendosi rivelate nel corso degli anni strumenti efficaci nel rispondere al disagio abitativo di una fetta sempre più rilevante di popolazione; ad attivarsi prevedendo lo stanziamento di risorse proprie del bilancio regionale qualora il Governo non rifinanziasse i Fondi di sostegno all’affitto”.

Il tema è stato riconosciuto di estremo interesse anche dalla maggioranza, come ha sottolineato il capogruppo Lega Pastorelli, e la Giunta regionale ci sta già lavorando, come ha spiegato l’assessore Melasecche. Di qui la volontà di approfondire la questione delle morosità in una apposita riunione di Commissione.

“Le politiche abitative – ha detto Meloni - costituiscono un elemento sempre più centrale nella lotta alla povertà e al disagio sociale, in un contesto storico caratterizzato da una profonda crisi sociale ed economica provocata dalla pandemia e aggravata dal recente aumento dei costi energetici e dei carburanti che incide pesantemente sui bilanci familiari. A livello nazionale negli ultimi anni sono state predisposte una serie di misure finalizzate a sostenere le famiglie a basso reddito che non riescono a pagare il canone di locazione, in particolare è stato istituito il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione, che rappresenta tutt’oggi un significativo spartiacque nelle politiche abitative italiane. Il più recente Fondo per la morosità incolpevole è invece orientato a sostenere le famiglie destinatarie di sfratto per morosità con sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone di locazione in ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale. Entrambe le misure prevedono l’assegnazione delle risorse dello Stato alle Regioni le quali provvedono ad una successiva ridistribuzione fra i Comuni interessati. In Umbria, secondo quanto riportato dall’VIII Rapporto della Caritas, il 64% delle persone povere vive in case in affitto, il cui costo pesa per il 36% sulla intera capacità di spesa del nucleo familiare, con gravi ripercussioni, tra l’altro, sulla crescita dei giovani esposti al fenomeno dell'emarginazione e dell'esclusione sociale. Negli ultimi venti anni la nostra Regione, nonostante le grandi ristrettezze economiche in cui sì è trovata ad operare negli anni, dovute anche ai consistenti tagli di trasferimenti da parte dei governi nazionali, ha fatto la propria parte per alleviare il disagio abitativo: interventi diretti per l’acquisto della prima casa, convenzione con gli istituti di credito per facilitare l’accesso ai mutui, sostegno all’affitto per categorie sociali deboli, valorizzando l’affitto a canone concordato e potenziando la disponibilità di appartamenti a canone sociale dei comuni e dell’Ater. In Umbria gli immobili residenziali sono circa 40mila e di questi le abitazioni popolari sono circa il 23%; per quanto riguarda il sostegno agli affitti, per i quali sono stati previsti interventi straordinari durante la pandemia, il Governo ha assegnato alla Regione Umbria per il 2022 un finanziamento di € 5.866.877,4 (Decreto Ministeriale 13 luglio 2022, n.218) a cui si sono sommati € 327.812,44 (quali avanzo di amministrazione da risorse ministeriali) per un totale di € 6.194.689,86, ripartite successivamente tra i comuni, per l’assegnazione di contributi ad integrazione dei canoni di affitto, per l’annualità 2022. Dall’esito dell’accertamento dei residui sulle risorse ministeriali di cui all’art.11 della L.431/98, da cui è risultato un avanzo di amministrazione di € 1.216.445,68, la Giunta regionale, con dgr n.743 del 12/07/2023 ha provveduto ad una ripartizione integrativa dell’importo di € 1.216.445,68 per l’assegnazione di contributi dei canoni di affitto, per l’annualità 2022 in favore di 52 comuni. Dai dati acquisiti dai Comuni emerge che il fabbisogno regionale ammonta a circa € 9.205.770,00. In questi anni si è registrato un aumento delle domande di sostegno all’affitto così come di quelle di sostegno alla morosità incolpevole e di fronte a tale scenario di grande difficoltà sociale ed economica che interessa un numero crescente di famiglie umbre, ad oggi, secondo quanto si apprende dal sito ufficiale della Regione Umbria nella sezione dedicata al Sostegno alla locazione, non sarebbe previsto alcun finanziamento statale per il contributo in conto affitti; se dovesse essere confermato questo taglio ad una delle principali misure per il contrasto al disagio abitativo, il rischio è di ritrovarsi con situazioni di grande difficoltà per molti cittadini e molte famiglie nei prossimi mesi. Si ritiene che la scelta del Governo di non rifinanziare il fondo di sostegno all’affitto e quello per la morosità incolpevole è un fatto un grave nei confronti degli inquilini con Isee inferiore a 17mila euro e mette in difficoltà tutti quei proprietari che hanno ricevuto puntualmente il pagamento del canone grazie a questi provvedimenti, senza considerare le ricadute sui ceti medio-bassi e bassi. Al fine di supportare le politiche abitative necessarie a far fronte all’attuale situazione di crisi sociale ed economica, è opportuno che il Governo si attivi per garantire il tempestivo finanziamento delle misure volte a sostenere le politiche abitative delle famiglie in difficoltà, evitando ritardi nell’assegnazione di tali risorse alle regioni e di conseguenza alle famiglie che si trovano in difficoltà a pagare l’affitto”.

INTERVENTI

Stefano Pastorelli (Lega): “Chiedo a Meloni di rinviare l’atto in Commissione in tempi brevi per i dovuti approfondimenti e l’impegno di tutti, data l’importanza di un tema su cui la Giunta sta già lavorando da tempo”.

Enrico Melasecche (assessore regionale): “Confermo quanto detto da Pastorelli e approvo la proposta di approfondire in Commissione. Al momento abbiamo una piccola somma, assolutamente insufficiente per le tante necessità, occorre trovare risorse. In ogni condominio ci sono spese per energia elettrica, gas e acqua, c’è chi consuma per 50 euro e ne deve pagare 150 di spese. Il covid poi ha bloccato tutto, anche la messa in mora, da un anno si è riaperta la possibilità di agire, non certo sfrattando centinaia di persone. Stiamo già scrivendo una nota e convocando i sindacati, bisogna distinguere la morosità incolpevole da quella colpevole: chi può deve pagare se no salta tutto il sistema dell’Ater. Pensiamo a rateizzazioni, ma molte famiglie hanno già un debito elevato. Tra l’altro quelli che possono pagare vedono sparire i servizi di pulizia e decidono di non pagare a loro volta. Dobbiamo intervenire. Abbiamo previsto riunioni con sindacati e Comuni: c’è il problema del dichiarare la decadenza, non lo fanno i Comuni perché è a carico dei Comune l’onere, ma ognuno deve assumersi la sua responsabilità. Dobbiamo approfondire la questione in Commissione. Abbiamo già la rassegna completa dei morosi, non i nomi ma le locazioni e i Comuni, dobbiamo individuare la soluzione, ben felice di trovarla insieme perché il problema è serio”.

Simona Meloni ha concluso dicendo che “l’assessore si è dimostrato sensibile a questo tema e lo ringrazio. Le spese per le famiglie si sono quadruplicate e la situazione per molti è divenuta insostenibile. Tutti facciano la loro parte, anche i Comuni”. PG

Ultimo aggiornamento: 11/10/2023