RENDICONTO 2014: “CHIAREZZA SU CONSULENZE E INCARICHI ESTERNI DELLA REGIONE UMBRIA” - SQUARTA (FDI) CHIEDE CHE LA GIUNTA CHIARISCA ANCHE SULL'UTILIZZO DELLE SPESE DI RAPPRESENTANZA

Il consigliere regionale marco Squarta (capogruppo di Fratelli d'Italia) interviene in merito al rendiconto finanziario 2014 presentato ieri in Prima commissione sottolineando l'esigenza di “fare chiarezza sull'incremento delle spese per consulenze e incarichi esterni”. Per Squarta anche il capitolo delle spese di rappresentanza andrebbe giustificato in maniera dettagliata.

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31 Lug 2015 01:00

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(Acs) Perugia, 31 luglio 2015 - “Sull'utilizzo di consulenze e incarichi esterni presso l'Amministrazione regionale si continua a verificare il mancato rispetto dei limiti di spesa, l'assoluta discrezionalità nel conferimento degli incarichi e la mancata verifica dell'assenza di professionalità interne che potrebbero svolgere quelle mansioni”. Lo denuncia il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Cesaroni, Marco Squarta, facendo riferimento al Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2014, presentato ieri in Prima commissione dall'assessore Luca Barberini (http://goo.gl/Bck5lz).

Squarta spiega di aver “chiesto all'assessore di fare chiarezza sull'importo di consulenze e collaborazioni e incarichi esterni, passati da 1,3 a 1,5 milioni tra il 2013 e il 2014. Secondo la legge – sottolinea - incarichi e consulenze devono corrispondere ad una esigenza straordinaria, non perseguibile con personale dell'amministrazione regionale o di altre amministrazioni pubbliche. Non capisco come, di fronte alle centinaia di dipendenti di cui la Regione dispone, possa continuare a crescere la spesa per questo capitolo, come rilevato anche dalla Corte dei conti nel Giudizio di parificazione”.

“In Commissione – riporta il consigliere regionale - ho chiesto di rendere conto di questo argomento, e l'assessore ha promesso un approfondimento che verrà trasmesso ai commissari. Per spiegare questa anomalia la presidente Marini, in Aula, ha detto che si tratta soprattutto di personale precario, mentre invece ci sono consulenze da decine di migliaia di euro annui, che difficilmente rientrano in questa categoria. Vogliamo chiarezza su questo punto soprattutto perché in un periodo di generalizzate difficoltà come questo risulta inaccettabile che la spesa per consulenze continui ad aumentare. Così come – conclude Squarta - per quanto riguarda le spese per rappresentanza, mostre e convegni:  non appaiono in linea con gli orientamenti giurisprudenziali ormai consolidati gli 1,3 milioni di euro spesi, di cui circa la metà impiegati per l'organizzazione di mostre di fotografie di Steve McCurry”. RED/mp
 

Ultimo aggiornamento: 31/07/2015