(Acs) Perugia, 24 gennaio 2011 – La terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta da Massimo Buconi, ha iniziato l'esame del nuovo Regolamento per le attività di pesca professionale ed amatoriale in Umbria, con l'impegno ad esprimere il previsto parere obbligatorio entro fine gennaio, per renderlo operante prima della apertura ufficiale pesca alla trota prevista per il 27 febbraio.
Ascoltata in audizione sui contenuti dell'atto predisposto dalla Giunta in attuazione della legge 15 del 2008, l'assessore alle attività agricole Fernanda Cecchini ha spiegato che si è scelto di confermare l'impostazione del regolamento già da tempo in vigore, ma con l'introduzione di alcuni correttivi, anche di natura tecnica, concordati con le associazioni di categoria e con gli operatori del settore, finalizzati alla difesa ed al mantenimento delle specie ittiche autoctone, tipiche dei laghi e dei fiumi dell'Umbria.
Con questa ottica, ha aggiunto l'assessore, vengono ridotti gli attuali periodi di pesca in prossimità delle stagioni di riproduzione di alcune specie, e con identica finalità vengono aumentate le misure minime di alcuni capi, sotto le quali è vietata la cattura. Il regolamento amplia il periodo attuale di pesca per venire incontro alle esigenze dei pesca-sportivi, ma introduce l'obbligo di rigettare immediatamente in acqua i capi delle specie cavedano e barbo, inavvertitamente abboccati all'amo. Altre novità riguardano l'uso di pasture, consentite per un massimo di cinque chilogrammi che potranno essere derogati, solo in occasione di gare di pesca-sportiva nazionali ed internazionali. Il regolamento che l'assessore ha chiesto di poter definitivamente varare prima della apertura della pesca alla trota, affronta anche il problema della specie boccalone, molto ambito dai pescatori, ma particolarmente dannoso per le altre specie ittiche, a causa della sua voracità. GC/gc