REGIONE UMBRIA: “RIDURRE IL TRATTAMENTO ECONOMICO DI CONSIGLIERI ED ASSESSORI” - MOZIONE DI BIANCARELLI (UPU) PER “RENDERE LA POLITICA PIÙ CREDIBILE”

Il consigliere regionale Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale) ha presentato una mozione per chiedere all'Ufficio di presidenza di approvare una delibera che “riduca significativamente il trattamento economico di cui sono beneficiari i consiglieri e gli assessori regionali”. Per Biancarelli, che chiede che l'atto sia approvato entro trenta giorni dalla proclamazione degli eletti, questo è un modo per “rendere la politica ancora più credibile”.

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11 Lug 2015 01:00

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(Acs) Perugia, 10 luglio 2015 - “L'Ufficio di presidenza si impegni ad approvare, entro trenta giorni, una delibera che, con decorrenza dallo scorso 10 giugno (proclamazione degli eletti), riduca significativamente il trattamento economico di cui sono beneficiari i consiglieri e gli assessori regionali”. È quanto chiede, attraverso una mozione da discutere in Aula, il consigliere regionale Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale).

“Molti umbri – scrive il consigliere regionale nel suo atto di indirizzo – soffrono i morsi della crisi. Per questo – evidenzia – dobbiamo rendere la politica ancora più credibile di quanto lo è oggi. Un modo è quello di ridurre il trattamento economico di cui beneficiano i rappresentanti istituzionali, trattamento percepito dai cittadini come privilegiato. L'Umbria – aggiunge Biancarelli – è sicuramente tra le regioni più sobrie nell'elargire i trattamenti, né è stata sfiorata da ombre e scandali, che a macchia d'olio si sono diffusi in tutto il Paese. C'è tuttavia spazio per migliorare e per trasmettere un segnale di fiducia alla comunità locale”.

Nel documento, Biancarelli rimarca come “il Vescovo di Assisi, facendosi interprete di un sentimento diffuso, durante la campagna elettorale è autorevolmente intervenuto chiedendo un segnale, concreto ed eloquente, di autoriduzione di stipendi e simili. Non è assolutamente sostenibile – rimarca il consigliere regionale – che i compensi dei rappresentanti dell'Istituzione regionale siano nettamente superiori a quelli dei sindaci delle città medie e grandi dell'Umbria, sicuramente gravati da un ben maggior carico di lavoro e responsabilità”.

Per Biancarelli, in conclusione, “si avverte il dovere di trasmettere, con atti concreti, questo segnale anche alle strutture dirigenziali dell'ente al fine di garantire, in un periodo di grave crisi come l'attuale, un costo ancora più sobrio ed efficiente delle funzioni pubbliche complessivamente intese”. AS/

Ultimo aggiornamento: 11/07/2015