REGIONALI 2015: “LA COALIZIONE PER IL CAMBIAMENTO IN UMBRIA HA RIDOTTO LA DISTANZA DAL CENTROSINISTRA AL 3.5%” - RICCI (RP) “UN SUCCESSO PRESO COME MODELLO DI UNITÀ A LIVELLO NAZIONALE”

Claudio Ricci, il capogruppo regionale di 'Ricci Presidente', commenta i risultati della elezioni per alcune osservazioni rispetto a chi “vorrebbe descrivere una realtà politica molto diversa dai fatti”. Per Ricci la Coalizione per il cambiamento in Umbria "ha ottenuto un successo che è stato considerato un modello politico di unità a livello nazionale, arrivando a solo il 3.5 per cento dal centrosinistra, distanza che nel 2010 era del 20 per cento”.

Data:

09 Lug 2015 01:00

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(Acs) Perugia,  9 luglio 2015  - “La Coalizione per il cambiamento in Umbria ha ottenuto un successo che è stato considerato, dalla stampa e dalle televisioni, un modello politico di unità a livello nazionale. Una coalizione che è stata capace di arrivare a solo il 3,5 per cento di distanza dal centrosinistra, quando nel 2010 la distanza era del 20 per cento e, come tutti sanno, non esistevano partiti come il Movimento 5 Stelle”. È quanto dichiara il capogruppo regionale di 'Ricci Presidente', Claudio Ricci, che “in occasione della seduta d'inizio dell'Assemblea Legislativa dell'Umbria” esprime “solo poche osservazioni rispetto a quanto citato da un consigliere di minoranza nel Comune di Assisi che vorrebbe descrivere un realtà politica molto diversa dai fatti”(http://goo.gl/VzXYqA).

“Ad Assisi – prosegue Ricci - come candidato presidente della Regione ho ottenuto un lusinghiero 52,5 per cento di consensi che, certamente, peseranno alle prossime elezioni comunali 2016 dove la coalizione saprà trovare una sintesi unitaria”.

“Dopo un lungo servizio politico nel Comune di Assisi dal 1997 in diversi ruoli – spiega Ricci -  opterò per fare il consigliere regionale in quanto mancano solo nove mesi alla conclusione del mandato, che sarà completato dal vice sindaco. Fino ad ora oltre il 90 per cento degli obiettivi di programma 2011/16 sono realizzati. Inoltre - conclude - è stato approvato il bilancio 2015 senza aumentare le tasse, mantenendo a zero l'addizionale Irpef, non applicando la tassa di soggiorno e contenendo le tariffe sociali al 50 per cento, come mense e trasporti scolastici”. RED/dmb

Ultimo aggiornamento: 09/07/2015