(Acs) Perugia, 5 maggio 2010 - “Occorre bloccare quanto prima tre normative altamente antidemocratiche che privano i cittadini della possibilità di disporre pienamente dei beni comuni, dell’ambiente e dell’uguaglianza di fronte alla legge. I referendum contro la privatizzazione dell’acqua, il nucleare e il legittimo impedimento rappresentano tre battaglie fondamentali per il futuro di tutti e devono essere sostenute da chiunque abbia a cuore il futuro democratico del nostro paese”. Con queste parole il consigliere regionale dell’Italia dei valori, Oliviero Dottorini, lancia un appello alla società civile regionale perché si mobiliti nella raccolta di firme per i tre referendum promossi dal partito di Antonio Di Pietro.
“Si tratta – spiega Dottorini, annunciando la propria presenza presso i banchetti di raccolta firme – di una battaglia in difesa della libertà, della democrazia, dell’ambiente e volta a restituire la parola e la dignità agli italiani. Dobbiamo assolutamente difendere l’acqua pubblica per evitare di svendere questo prezioso bene comune e metterlo nelle mani delle multinazionali. Dobbiamo impedire di spendere soldi pubblici per una tecnologia, quella del nucleare, obsoleta, pericolosa e che non rappresenta una prospettiva sostenibile per risolvere il problema energetico del nostro paese. Dobbiamo fermare – aggiunge il consigliere regionale - la legge sul legittimo impedimento per dare uno stop alla deriva personalistica e autoassolutoria del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che sta allontanando il nostro paese dal principio in base al quale tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, senza distinzione di censo o di carica”. Per l’esponente dell’Italia dei valori si tratta di “tre battaglie che vanno sostenute con convinzione, ragione per cui – annuncia - sarò personalmente presente presso i banchetti allestiti per raccogliere le firme dei cittadini per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di 800mila firme entro il 20 luglio”. MP/mp