QUESTION TIME [8] – SANITA': “CRITERI E MOTIVAZIONI DELLE ASL PER LA SCELTA DI LEGALI ESTERNI. IL CASO DELLA ASL 1” - INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL); ASSESSORE TOMASSONI: “SCELTE ESTERNE LIMITATISSIME. CASO ASL1 RIFERITO A 1997”
05 Dic 2012 00:00
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(Acs) Perugia, 5 dicembre 2012 - Il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Pdl), nella seduta di ieri dedicata alle “question time”, ha illustrato un'interrogazione con la quale chiedeva di conoscere le motivazioni e i criteri di scelta che ispirano le Asl a ricorrere a legali esterni in caso di contenziosi. In particolare, Lignani Marchesani ha chiesto conto di un atto della Asl 1 (delibera 1826 del 22 novembre 2012) con cui “si liquidano di fatto 11 mila euro ad un avvocato esterno, quando la Asl stessa è dotata di un avvocato interno che potrebbe svolgere tutte queste pratiche”. Nella sua risposta, l'assessore alla sanità Franco Tomassoni ha detto che “il ricorso da parte delle Asl ad incarichi nei confronti di legali esterni riguarda casi limitatissimi. Rispetto al caso della Asl 1, posto dall'interrogante, l’incarico è relativo al contenzioso instaurato nel 1997, e l'incarico conferito all'avvocato in questione è dello stesso anno 1997. Il provvedimento di liquidazione, citato nell’interrogazione – ha spiegato Tomassoni -, trae origine dagli sviluppi di tale vertenza ormai datata”.
Lignani Marchesani spiegava, inoltre, nella sua interrogazione che il fatto posto all'attenzione riguardava “procedure di mediazione che, dopo che nel febbraio 2012 sono stati aboliti i minimi delle tariffe per gli avvocati. Occorrerebbe capire quindi si possono giustificare come 11 mila euro per delle mediazioni, una delle quali, quella per cui sono stati già riscossi 7 mila euro, nemmeno andata a buon fine”.
L'interrogante rilevava poi che “l'avvocato in questione ha ricevuto un altro incarico a fine novembre, e gliene è stato liquidato un altro per ben 15 mila euro. Si tratta di un avvocato – ha aggiunto Lignani Marchesani - più volte candidato alle elezioni, con la Margherita prima, e poi, sia per quanto riguarda elezioni comunali ed elezioni regionali, sicuramente dell’area del Partito Democratico. Vorrei poi sapere: se questi soldi potranno essere in futuro risparmiati affidando le pratiche all'avvocatura interna; se il criterio di scelta del direttore generale è stato intuito personale, o se invece c'è stato un metodo comparativo che ha fatto scegliere il migliore sul mercato, cosa che non sembra, visto che non è riuscito nemmeno a chiudere le mediazioni. Bisognerebbe invece guardare se c'è qualcosa di meglio sul mercato, visto che ci sono tanti giovani avvocati che hanno bisogno di lavorare, invece di affidarsi a vecchi soloni che non producono tra l'altro buoni risultati”.
L'assessore Tomassoni rispetto alla questione sollevata da Lignani Marchesani ha spiegato che si tratta “di una procedura di mediazione, con parte attiva all’azienda, per la risoluzione di inadempienze contrattuali e che le pertinenze professionali graveranno comunque sulla polizza di tutela legale. In ordine poi alla gestione del contenzioso da parte della Asl 1, si precisa che essa da tre anni ha una struttura legale interna e che il ricorso a professionisti esterni non esiste ed è esclusivamente fatto per particolari fattispecie di particolare complessità e specificità”. Per quanto riguarda le altre A.S.L., ha precisato Tomassoni “tutte, salvo la Asl 4 e l'Azienda ospedaliera di Terni, sono dotate di una propria struttura legale interna e soltanto in casi particolari affidano incarichi all’esterno, e per questo o sono predisposti degli albi precedentemente costituiti, dai quali poi vengono dati gli affidamenti, previa scelta da parte, appunto, del direttore generale, spero non secondo simpatie politiche, ma per le capacità professionali. E per tali incarichi, di natura prettamente fiduciaria, non è necessario l’esperimento di una gara, in quanto i compensi sono di importi inferiori alla soglia prevista dal decreto legge”.
Lignani Marchesani si è detto non soddisfatto della risposta: “Non mi ha convinto per niente, si è arrampicato sugli specchi, e resta comunque il fatto che ancora oggi sono stati dati incarichi al medesimo avvocato. Non vorrei poi che, per conferire incarichi a questo avvocato, siano state previste spese anche per liquidare il difensore d’ufficio a suo tempo messo, perché si potrebbe rasentare il danno erariale. Auspico che nel futuro – ha concluso Lignani Marchesani - ci possano essere solo affidamenti di natura interna”. TB/
