QUESTION TIME (7) SANITA': ROSI (PDL): “NON RISPETTATO CRITERIO DEL LIMITE MASSIMO DI 10 ANNI NELLA NOMINA DIRETTORE AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA ” - ASS. TOMASSONI: “NOMINA RISPETTA NORMATIVA E CONVENZIONE UNIVERSITÀ ”
17 Apr 2013 01:00
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(Acs) Perugia, 17 aprile 2013 – Nell'interrogazione del consigliere Maria Rosi (Pdl) si chiede conto alla Giunta regionale della nomina di Walter Orlandi a direttore generale dell'Azienda ospedaliera “S. Maria della Misericordia” di Perugia e del trasferimento di Sandro Fratini dalla Asl 3 di Foligno all'Azienda ospedaliera di Terni. Secondo l'interrogante la prima violerebbe il limite massimo dei 10 anni per i direttori generali e il secondo sarebbe avvenuto a ridosso della nomina a direttore della Asl 2, “forse per ovviare ad una sua eventuale incompatibilità essendo lo stesso dipendente della ora ex Asl 3”. Rosi ritiene che per quanto riguarda il direttore dell'Azienda ospedaliera di Perugia “anche che il suo incarico a commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Perugia era contrario alla disposizione di cui al comma 7, articolo 12, legge regionale n. 31 /98 per il quale vigevano gli stessi requisiti richiesti come direttore generale”.
L'assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, risponde sottolineando in primo luogo “che l’Azienda ospedaliera, ora Azienda ospedaliera universitaria, di Perugia ha conseguito fino ad oggi ottenuti sono ottimi risultati, sia da un punto di vista dell’equilibrio finanziario, e quindi anche dell’ottimizzazione dei costi. Come del resto tutta la sanità regionale grazie alle scelte politiche fatte ma, soprattutto, grazie al lavoro svolto dal management e dal personale. Avendo la Giunta scelto quel direttore generale ha valutato tali aspetti – ha aggiunto Tomassoni -, e non ha ritenuto che vi fossero elementi di ineleggibilità al riguardo. La Regione Umbria, inoltre per adeguare le disposizioni regionali alla normativa nazionale, ha con l’articolo 18, comma 8, della legge regionale n. 8 del 9 aprile 2013, (collegato bilancio 2013) l’articolo 20 con il seguente testo: la nomina del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria avviene d’intesa con il rettore dell’Università attingendo all’elenco regionale d, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 3 bis del decreto legge n. 502 e dell’articolo 4, comma 2, del decreto legge n. 517. Nei decreti legislativi 517 e 502 non sono previsti vincoli per la copertura dieci anni come Direttore Generale”.
Sull'altro punto sollevato da Rosi, Tomassoni ha spiegato che il trasferimento del dottor Fratini “è avvenuto per mobilità per compensazione con altro dirigente, ed è stato effettuato in conformità da quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro dell’area della dirigenza medica. Non quindi sono estremi di abuso d’ufficio o interesse privato in quanto non è stato l'interessato ad adottare l’atto ma i soggetti competenti a sostituirlo in caso di mancanza o impedimento”.
Nella sua risposta il consigliere Rosi, ha detto di “non avere questioni personali con i due manager oggetto dell'interrogazione, di cui non metto in discussione le qualità professionali, ma sottolineo l'esigenza di rispettare le regole e le leggi per non creare 'figli e figliastri'. Forse un turnover dell'alta dirigenza potrebbe inoltre dare uno slancio diverso al sistema sanitario”. TB/
