QUESTION TIME (7): "RITIRO ON LINE DEI REFERTI DEGLI ESAMI DI RADIOLOGIA E ANATOMIA PATOLOGICA SOLO DAI MEDICI" - SOLINAS (MISTO-MDP) INTERROGA, BARBERINI RISPONDE: “STIAMO LAVORANDO A PROGETTO IN TALE DIREZIONE”
06 Giu 2017 13:30
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(Acs) Perugia, 6 giugno 2017 - Durante la seduta odierna dell'Assemblea legislativa dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (question time), il consigliere regionale Attilio Solinas (Misto-MDP) ha illustrato il proprio atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se intende attivarsi, presso le aziende sanitarie regionali, per modificare il servizio di ritiro online dei referti degli esami di radiologia e degli esami diagnostici di anatomia patologica, al fine di consentire il predetto ritiro esclusivamente ai medici specialistici o ai medici di medicina generale che hanno richiesto gli approfondimenti diagnostici”.
Solinas ha ricordato che “i referti delle indagini radiologiche, istologiche e citologiche descrivono, non infrequentemente, la presenza di patologie anche molto gravi, come neoplasie, e utilizzano una terminologia spesso complessa che può ingenerare dubbi, incomprensioni e preoccupazioni nei pazienti che leggono direttamente i referti. Inoltre i risultati di questa particolare tipologia di esami potrebbero comportare conseguenze rilevanti sulla salute e sulla vita dei pazienti che, con il ritiro online, potrebbero effettuare autonomamente interpretazioni e valutazioni approssimative e fuorvianti. Per questo sarebbe opportuno che tali referti fossero scaricati esclusivamente dal medico specialista o dal medico di medicina generale che aveva richiesto l'approfondimento diagnostico, in modo che il paziente possa essere adeguatamente supportato nella comprensione dei risultati e nelle decisioni cliniche eventualmente da assumere”.
L'assessore Barberini ha risposto che “la Giunta sta lavorando ad un progetto che va incontro ai problemi sollevati dall'interrogazione. La normativa di riferimento del 2013 individua come unico titolare del trattamento esclusivamente il paziente. È chiaro che le situazioni che vengono rappresentate necessitano di un intervento più articolato. Per questo stiamo lavorando ad un progetto che ha tre obbiettivi: avere azioni che siano omogenee in tutto il territorio regionale; adottare quella metodologia che già viene messa in atto per alcuni screening, dove è il medico refertatore che contatta preventivamente il paziente nel caso in cui il referto rilevi situazioni particolari; dare la possibilità al paziente, nel momento in cui effettua la richiesta, di esplicitare il consenso affinché il medico di medicina generale possa liberamente accedere alla refertazione”.
Nella sua replica Solinas ha auspicato che “si vada in questo senso, con un progetto che è un passo in avanti importante. Ritengo necessario che sia il medico a mediare, per non ingenerare nel paziente situazioni di grande problematicità”. DMB/
