QUESTION TIME (6): “VETERINARI ESCLUSI DALLA DIREZIONE PREVENZIONE A DISCAPITO SICUREZZA CITTADINI” - ROSI (NCD) INTERROGA LA GIUNTA. RIOMMI RISPONDE: “RIDOTTE STRUTTURE E VALORIZZATE RISORSE INTERNE”

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11 Mar 2014 00:00

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(Acs) Perugia, 11 marzo 2014 - Il consigliere regionale Maria Rosi (Nuovo centrodestra) ha illustrato oggi in Aula, durante la sessione di question time, la sua interrogazione a risposta immediata in cui chiede alla Giunta di chiarire le “motivazioni che hanno determinato la rimodulazione del prerequisito di accesso alla Direzione del servizio prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare, rendendolo inaccessibile ai medici veterinari”. L'esponente del Nuovo centrodestra ha detto di condividere “pienamente” le perplessità manifestate dalla Federazione nazionale ordini veterinari Italiani sulla decisione della Giunta. Rosi ha spiegato che l'Esecutivo di Palazzo Donini ha rimodulato il prerequisito di accesso alla Direzione del servizio prevenzione “sbarrando di fatto la possibilità di accedervi ai medici veterinari”. Questa situazione, ha ricordato Maria Rosi, ha portato alla protesta da parte del presidente nazionale dell'ordine dei veterinari, secondo il quale le decisioni della Regione sono in contrasto con quanto previsto dal ministero della Salute, dove la responsabilità del “Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute, è attribuita ad un medico veterinario”. Il consigliere regionale del Nuovo centrodestra, infine, ha sottolineato la contraddizione visto che in passato anche la stessa Regione Umbria ha  attribuito per molto tempo ad un veterinario il dipartimento di sicurezza alimentare. 

L'assessore Vincenzo Riommi ha spiegato che la Giunta, nella riorganizzazione delle strutture regionali, ha puntato sulla valorizzazione delle risorse interne e sulla riduzione delle posizioni dirigenziali, attivando per la prima volta un percorso di selezione e valutazione delle candidature, con un risparmio da parte dell'Amministrazione. Inoltre dei 75 dirigenti regionali che potrebbero ricoprire l'incarico, non ce n'è alcuno in possesso della laurea in veterinaria. “Mi sembra normale e non irrazionale, quindi – ha detto Riommi - che al Dipartimento prevenzione ci sia un medico, anche perché altrimenti avremmo dovuto allargare i requisiti per ricorrere ad un incarico esterno”.

Nella sua replica Maria Rosi si è detta “del tutto insoddisfatta” della risposta dell'assessore che ha trovato “vergognosa e demagogica” visto che, per un servizio fondamentale per i cittadini come quello della sicurezza alimentare, “la Giunta ha deciso di non puntare sulla qualità, nascondendosi dietro alla razionalizzazione della spesa”. Secondo il consigliere regionale “si è persa un'altra occasione per la fare la cosa giusta, mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini”. DMB/

Ultimo aggiornamento: 11/03/2014