QUESTION TIME (4) - SANITÀ: MONACELLI (UDC): “ENTITÀ RISARCIMENTO DANNI PER ACQUISTO FARMACI 'LUCENTIS' E 'AVASTIN'” - PRESIDENTE MARINI: “MINISTERO GESTIRÀ FONDO COSTITUITO DA SANZIONI ALLE AZIENDE”
23 Set 2014 01:00
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(Acs) Perugia, 23 settembre 2014 – La capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale, Sandra Monacelli, ha chiesto alla presidente Catiuscia Marini a quanto ammonta la spesa sostenuta in Umbria per i farmaci 'Avastin' e 'Lucentis', prodotti dalle multinazionali Novartis e Roche, venduti a prezzo diverso da quello previsto per gli equivalenti, rispettivamente 81 e 900 euro, operazione che ha portato le autorità competenti ad una multa di oltre 181 milioni di euro per le due aziende e ad un risarcimento di 1 miliardo e 20 milioni solo relativamente agli ultimi tre anni. Contestualmente, Monacelli ha chiesto cosa intende fare la Regione Umbria per intraprendere tutte le azioni necessarie per ottenere un risarcimento.
La presidente Marini ha risposto che la vicenda riguarda tutte le regioni italiane e che esse hanno agito “di concerto con il ministero della salute, in quanto parti lese, per ottenere un risarcimento e il ripristino dell'Avastin nell'elenco dei farmaci accessibili per tutte le patologie oculari correlate all'età, cosa avvenuta il 27 giugno scorso con l'intervento dell'Agenzia italiana del farmaco. Dopo la sentenza favorevole, il ministro dello sviluppo economico, titolare in materia, ha dichiarato che le entrate derivanti dalle sanzioni comminate alle due aziende, quindi i 182 milioni di euro, saranno assegnate ad un apposito fondo da destinare ai consumatori. Precedentemente, nella conferenza del 14 marzo scorso, le regioni avevano già stabilito di regolamentare l'utilizzo dei farmaci fuori dalle indicazioni di registrazione, i cosiddetti farmaci 'off label' che venivano usati con ampia discrezionalità, in modo che in presenza di farmaci equivalenti, quindi meno costosi, questi ultimi vengano prescritti per le varie patologie. Ora spetta al ministero della salute, in sede di governo, di far valere la richiesta di assegnare 182 milioni al capitolo del Servizio sanitario nazionale. Ad oggi le aziende non hanno ancora pagato l'importo della sanzione”.
Monacelli si è detta “abbastanza soddisfatta della scrupolosità delle informazioni fornite dalla presidente Marini, anche se – ha aggiunto – resta in sospeso l'individuazione dei costi sostenuti nello specifico dalla Regione Umbria. Debbo dire – ha concluso – che se si focalizzasse di più l'attenzione sugli sprechi che avvengono nella sanità potremmo vedere quanto è possibile recuperare su tali enormi cifre al fine di non gravare ulteriormente sui contribuenti, considerando che 1miliardo e 200milioni di euro valgono una finanziaria”. PG/
TESTO INTERROGAZIONE: http://goo.gl/2DTxfv
