QUESTION TIME (3) “DAI 3 AI 5 ANNI PER LA CARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE CHE RICHIEDE IL MONITORAGGIO COSTANTE DI OGNI SPECIE” - CECCHINI HA RISPOSTO A ROSI (PDL) SUI RITARDI DELLA CARTA FAUNISTICA
03 Lug 2012 01:00
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(Acs) Perugia, 3 luglio 2012 – La Giunta regionale con l'assessore Fernanda Cecchini ha risposto in Consiglio alla interrogazione di question time di Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl, sulla mancata realizzazione da parte della Regione Umbria della Carta delle vocazioni faunistiche. Uno strumento previsto dalla legge nazionale sulla caccia, ha ricordato Maria Rosi, “previsto anche nell'ultimo piano faunistico e che dal 1994 dovrebbe indicare quali specie sono presenti in determinati territori, distinguendole in autoctone e non, ai fini di valorizzare l'ambiente e fornire un utile strumento di conoscenza agli stessi cacciatori”.
Per l'assessore Fernanda Cecchini che ha subito chiarito la non obbligatorietà dello strumento, “elaborare la Carta delle vocazioni faunistiche, comporta un lavoro complesso e un monitoraggio continuo e costante nel tempo che richiede disponibilità di dati effettivi di conoscenza sulle singole specie. Dati che devono raccogliere sopratutto l'Osservatorio regionale, l'Università ed alcuni istituti preposti”. A giudizio dell'assessore servono periodi lunghi di osservazione, dai tre ai cinque anni per poter elaborare ed aggiornare i dati. L'assessore ha anche ricordato che da parte della stampa nazionale si è fatto all'Umbria un rilievo per presunti costi eccessivi dovuti al monitoraggio della specie lupo.
In sede di replica Maria Rosi ha sollecitato la fissazione di un tempo entro il quale poter ultimare lo studio sulle vocazioni faunistiche richiesto dai cacciatori, ma necessario anche a tutelare gli stessi animali, sopratutto quelli autoctoni. GC/gc
