QUESTION TIME (2 E 3) – TICKET INTRAMOENIA: ZAFFINI (FDI) E VALENTINO (FI) INTERROGANO LA GIUNTA SU RIMBORSI A CITTADINI, DOPO LA SENTENZA DEL TAR - PRESIDENTE MARINI: “CONSIGLIO DI STATO CI DA' RAGIONE"
27 Gen 2015 00:00
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(Acs) Perugia, 27 gennaio 2015 – La presidente Marini ha risposto a due interrogazioni di Franco Zaffini (FDI) e Rocco Valentino (FI) inerenti le intenzioni della Giunta sull'eventualità di rimborsare i cittadini che hanno pagato i ticket aggiuntivi sulle prestazioni sanitarie in intramoenia, alla luce della sentenza del Tar che ha annullato la delibera di Giunta che prevedeva il ticket del 20 per cento. Per Zaffini si è trattato di una “maldestra operazione ai danni dei cittadini, la cui illegittimità è stata ribadita dal Tar dopo il ricorso della regione al Consiglio di Stato, e si tratta di un esempio di cosa non si deve fare nell'amministrare la cosa pubblica. C'è solo da tacere e chiedere scusa – ha detto Zaffini - e rimborsare i cittadini. Poi c'è un discorso da fare sull'avvocatura regionale, che fa perdere continuamente la Regione, evidentemente mal consigliando il potere politico”.
Per Valentino, la sentenza del Tar è “chiarissima” e, nel suo atto, chiede “in che modo la Regione risarcirà gli utenti che hanno dovuto pagare somme illegittime”.
La presidente Marini ha risposto che la Regione negli anni ha affrontato il tema con equilibrio e capacità gestionale, al punto che “se dipendesse solo da noi potremmo eliminare il ticket totalmente, garantendo tutto senza compartecipazione. Il Governo ha stabilito 10 euro per tutti, mentre noi abbiamo voluto esentare totalmente i cittadini che non arrivano al reddito totale di 36mila euro, proponendo una diversa spalmatura di somme che dovevano essere raccolte in automatico. Già nel primo ricorso che abbiamo presentato il Consiglio di Stato ha ribadito che si tratta di delibera attuativa concordata a livello nazionale fra Stato e Regioni. Ricordo che le prestazioni in intramoenia sono competenza del servizio sanitario nazionale, infatti siamo difesi anche dalla loro avvocatura, poiché non rientra nella discrezionalità delle Regioni. Ci attendiamo una seconda legittimazione dal Consiglio di Stato per le stesse valutazioni emerse nel primo ricorso”.
Nella replica conclusiva, il consigliere Zaffini ha criticato l'intendimento di esentare tutte le prestazioni: “sottolineo – ha detto - che sugli 8 milioni di prestazioni complessive, già oggi il 40 per cento sono esenti e si verifica lo 'shopping sanitario', che comporta lunghe liste d'attesa. I ticket – ha affermato Zaffini - bisogna metterli, ma non di quasi il 30 per cento. Inoltre il Consiglio di stato stronca l'atteggiamento della Regione, ritenendo di 'non poter condividere tale assunto' e legittima solo aspetti tecnici processuali, dicendo che alcuni ricorrenti, in quanto associazioni di consumatori, non avevano diritto a farlo. La presidente Marini non dice con cosa rimborsa, non chiede scusa, non dice 'mi fermo' ma ricorre di nuovo: ecco l'arroganza e l'incapacità nel fare tutto quello che non si deve fare”.
“Non soddisfatto” nemmeno Valentino, che sottolinea come “alla luce della sentenza del Tar la delibera va bloccata immediatamente e i cittadini vanno rimborsati. Inoltre – ha aggiunto – spero che l'avvocato della Regione non guadagni come quello del Comune di Perugia”. PG/
