QUESTION TIME (1): LIGNANI MARCHESANI (FD'I) SU UMBRA ACQUE: “NUOVE MODALITÀ DI PAGAMENTO PENALIZZANO FASCE DEBOLI” - ASSESSORE ROMETTI “NESSUNA COMPETENZA DELLA REGIONE”

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22 Ott 2013 01:00

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(Acs) Perugia, 22 ottobre 2013 – “La decisione unilaterale di Umbra Acque di voler variare la cadenza dell’erogazione delle bollette e quindi i relativi pagamenti porta di fatto, per consumi di utenza media, da una cadenza quadrimestrale a una cadenza bimestrale. Gli utenti medi utenti umbri saranno dunque chiamati a versare quanto dovuto di bolletta non più per tre volte ma per sei volte l’anno”. Lo ha messo in evidenza, illustrando la propria interrogazione a risposta immediata (question time), il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I), aprendo al seduta del Consiglio regionale dedicata a questi atti ispettivi. Lignani ha evidenziato che “questo, soprattutto per quanto concerne le fasce più deboli, gli anziani, comporta un notevole aggravio di spesa, di tempo e di sicurezza,  perché aumentano le operazioni postali da effettuare, con tutto il rischio conseguente col denaro contante, strumento ancora utilizzato dai cittadini di età più avanzata. Tutto questo – ha aggiunto il consigliere di opposizione - non risulta essere stato fatto con un coinvolgimento dei Comuni, che sono i soci della maggioranza pubblica di Umbra Acque, senza avere consultato neanche le associazioni dei consumatori che dovevano, almeno per motivi di educazione, essere coinvolte.  Chiediamo un intervento della Giunta perché non si può passare sopra le volontà istituzionali per motivazioni esclusivamente di bilanci manageriali e appunto economicistici”.

L'assessore regionale Silvano Rometti ha risposto all'interrogazione spiegando che “su questa materia la Regione non ha nessun tipo di competenza. Le tariffe vengono decise dall'Ambito e dall'assemblea dei Comuni. Le nuove modalità di pagamento sono state introdotte dall'autorità per l'energia e il gas. Il gestore umbro ha applicato quanto previsto dall'autorità cercando di mitigare i nuovi criteri. È stata intensificata la frequenza dei pagamenti ma c'è la possibilità del pagamento online o attraverso gli sportelli della società. I Comuni, pur non avendo espresso decisione formale, sono stati informati della scelta dell'azienda. Sappiamo che si tratta di una scelta che incide su chi deve pagare le bollette, continueremo ad avere un confronto con l'azienda e i Comuni per capire se si può migliorare questa proposta per venire incontro all'utenza”.

Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) si è dichiarato “non soddisfatto: se è vero che la Regione non ha competenza diretta, sicuramente ha un compito istituzionale non solo di monitoraggio, ma anche di controllo e  non è la prima volta che un Ambito territoriale va sotto i riflettori. Negli ultimi dieci anni la bolletta è aumentata, c'è stata poi la vicenda del deposito cauzionale, che ha coinvolto tutte le fasce deboli perché è stato di fatto imposto a tutti coloro che non hanno la bolletta domiciliata. Tutti eventi che incidono molto sulle tasche delle fasce più deboli della popolazione, in particolare modo gli anziani. Tutto questo non è socialmente sostenibile, tutto questo non è inclusivo: questi sono i termini tanto cari alla Giunta regionale, che però dovrebbe non solo proclamarli ma farli applicare”. MP/

Ultimo aggiornamento: 22/10/2013