QT1 - “Commissariamento Umbria Film Commission e prospettive audiovisivo regionale”
Ad interrogazione di Betti (Pd) risponde assessore Meloni: “la Giunta vuole che Umbria Film Commission torni a essere competitiva nella promozione dell’audiovisivo e del nostro territorio”
10 Apr 2025 12:49
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(Acs) Perugia, 10 aprile 2025 – Nella sessione riservata alla discussione del Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il capogruppo del Partito democratico, Cristian Betti ha presentato un suo atto ispettivo circa il “Commissariamento della Fondazione Umbria Film Commission e prospettive future per il settore audiovisivo regionale”.
Illustrando l’atto in Aula Betti ha ricordato con l’interrogazione si vuole conoscere “quali siano le motivazioni specifiche che hanno portato al commissariamento della Umbria Film Commission e quali criticità siano state riscontrate nella gestione dell’ente; quali siano le linee guida per la riforma della governance della Film Commission e quali modifiche si intendano apportare alla legge regionale sulla valorizzazione delle attività cinematografiche e audiovisive; se il commissariamento avrà un impatto sull’operatività dell’Umbria Film Fund 2024 e sulle tempistiche di assegnazione delle risorse alle produzioni che ne hanno fatto richiesta; quali strategie si intende adottare per rilanciare l’intero settore audiovisivo in Umbria, con particolare riferimento all’attrazione di produzioni nazionali e internazionali e al potenziamento del supporto alle imprese e ai professionisti del settore; se è prevista un’analisi dell’impatto economico e culturale della Film Commission e dei fondi stanziati, al fine di garantire che le future riforme rispondano alle esigenze reali del comparto. La Regione Umbria ha recentemente deciso di commissariare la Fondazione Umbria Film Commission. Secondo quanto comunicato dalla Giunta, la scelta del commissariamento è stata determinata da una valutazione sul lavoro svolto fino a oggi e dalla necessità di ridefinire l’intero assetto della Film Commission anche a seguito delle dimissioni del presidente del consiglio di amministrazione. La Giunta ha annunciato l’intenzione di modificare la legge regionale sulla valorizzazione delle attività cinematografiche e audiovisive, approvata nel 2024, con l’obiettivo di ridefinire il modello di governance della Film Commission per renderlo più efficace ed efficiente. Tale legge assegna 350mila euro annui per il triennio 2024-2026 al sostegno dell’attività cinematografica e audiovisiva in Umbria”.
L’assessora Meloni ha risposto che “la Giunta vuole che Umbria Film Commission torni a essere competitiva nella promozione dell’audiovisivo esattamente come nelle altre regioni. Il commissariamento non è una punizione ma una ripartenza per lavorare e ridare valore alla Film Commission. Quando ci siamo insediati uno dei temi che abbiamo affrontato, anche nell’ottica della promozione, è stata l’operatività della Fondazione che deve avere un ruolo di supporto alla promozione delle produzioni audiovisive. Vari studi ci dimostrano che l’assetto che abbiamo trovato non era funzionale e andava rivisto. Questa commissione aveva l’80% del suo budget usato per le spese di funzionamento e solo il 20% per quelle di promozione. E in situazioni simili, come la Basilicata, la proporzione è esattamente ribaltata. Noi stiamo lavorando per modificare questa situazione. Un primo esempio è stato la presentazione dell’evento Screenings di Rai Com che c’è stato a Spoleto nei giorni scorsi. Per questo dopo l’interlocuzione con Umbria Film Commission e le dimissioni che ci sono state, e dopo aver ascoltato le sollecitazioni dei sindaci umbri, abbiamo convocato l’assemblea del 20 marzo assemblea. Fare il commissariamento non è stato facile e non deve essere preso come una punizione. Anzi, è una ripartenza per lavorare e ridare valore alla Fondazione. Stiamo riducendo le spese, con un commissario interno che è il direttore del Turismo. Lavoreremo a diverse opzioni, inizieremo una strada di partecipazione che ci porterà il prima possibile ad una soluzione che faccia diventare l’Umbria protagonista. Il commissariamento, comunque, non inciderà sul bando 2024, per il quale sono arrivate 40 domande che verranno valutate dalla commissione. Non è un percorso che noi interrompiamo. Il nostro obiettivo è lavorare tutti insieme”.
Nella sua replica Betti si è detto “soddisfatto” della risposta dell’Assessore perché “ha tratteggiato un percorso lungimirante che mira a far funzionare davvero uno strumento determinante per lo sviluppo dei nostri territorio, in particolar modo le aree interne che possono usare anche questo mezzo per essere apprezzate in giro per il mondo”. DMB/