QT 7 - Tempi di implementazione della telemedicina in Umbria
Interrogazione di Vincenzo Bianconi (Misto), l’assessore Luca Coletto risponde: “attivazione dei primi servizi di telemedicina entro il 31 marzo 2024, la Regione dovrà dotarsi delle strumentazioni necessarie per la tecno assistenza”
30 Mag 2023 12:20
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(Acs) Perugia, 30 maggio 2023 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Vincenzo Bianconi (Misto) dal titolo “Telemedicina in Umbria. Chiarimenti sulle modalità e tempi della sua implementazione. Quale piano per nuove assunzioni e formazione al fine di potenziarne l'impatto positivo e scongiurare ulteriori tagli ai servizi sanitari e sociali locali. Garanzie sulla protezione dei dati sensibili dei pazienti contro attacchi hacker”.
Illustrando l’atto ispettivo, Bianconi ha spiegato che esso mira a sapere “quali servizi sanitari verrebbero concretamente realizzati in telemedicina, chiarendo entro quale data l'intero sistema dovrebbe entrare a regime, su quali strutture sanitarie verrà utilizzato e se si procederà ad un aumento della pianta organica di medici e altri professionisti sanitari e sociali che dovrebbero occuparsi a distanza di tali prestazioni. Come la Giunta intende procedere alla formazione del personale medico, sanitario e sociale sull’utilizzo di tali piattaforme affinché siano in grado di utilizzare adeguatamente tali tecnologie. Quali misure ha adottato ad oggi al fine di garantire la sicurezza informatica dei dati sensibili dei pazienti umbri e scongiurare attacchi hacker che possano mettere a rischio tali informazioni”.
“È fondamentale – ha rimarcato Bianconi - che la digitalizzazione e la telemedicina vengano utilizzati per migliorare effettivamente la qualità dei servizi sanitari per i pazienti, seppure in una ottica di ottimizzazione dei costi e migliore efficienza, ma che non divengano il pretesto per coprire tagli dei servizi sanitari lineari 0 che restino servizi soltanto virtuali, senza il personale e le infrastrutture per farli funzionale. I medici e il personale sanitario e sociale già sono spesso già al limite delle proprie capacità di tempo per seguire gli attuali pazienti e pertanto non sarebbe sostenibile compensare l'eventuale depotenziamento o chiusura di strutture sanitarie locali, illudendosi di scaricare su di essi in telemedicina l'onere dell'assistenza medica e sociale di tali cittadini. Per poter realizzare un sistema di telemedicina veramente più efficiente e di qualità servirebbe quindi non soltanto una adeguata formazione del personale esistente, ma anche l’assunzione di nuove figure professionali mediche, sanitarie, sociali e tecniche che dovrebbero poi seguire i pazienti a distanza con queste nuove tecnologie, in modo da farle funzionare effettivamente e sfruttarne il potenziale. Inoltre è fondamentale garantire da parte dello Stato e delle Regione la sicurezza dei dati sensibili, che aumenterebbero enormemente di mole e importanza in caso di implementazione della telemedicina. In tal senso appare imprescindibile per le Aziende Sanitarie dotarsi di adeguati mezzi hardware, software e soprattutto di professionisti affinché sia garantita la protezione dei dati dei pazienti e siano predisposti sistemi trasparenti di tracciamento dell'utilizzo di tali informazioni sensibili dei pazienti, anche alla luce degli allarmanti fatti recenti avvenuti in Abruzzo, che purtroppo non sono stati unici”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “non c’è stato alcuno smantellamento. Povertà ed esclusione riguardano tutto il Paese. Abbiamo chiesto la modifica dei criteri di riparto del fondo regionale, con l’aumento della percentuale relativa all’anzianità della popolazione e al livello di povertà. Da dicembre 2021 sollecitiamo l’incremento del personale per il territorio. Servono medici, infermieri, operatori socio sanitari. È stato approvato un piano per la teleassistenza e la tele-visita. Dovrà essere individuato il relativo modello organizzativo. L’attivazione dei primi servizi di telemedicina è prevista per il 31 marzo 2024. La Regione dovrà dotarsi delle strumentazioni necessarie per la tecno assistenza. Il centro unico di formazione regionale ha realizzato un primo corso relativo alle patologie croniche, per garantire la necessaria formazione al personale. Sono già state definite le linee guida per l’implementazione della sicurezza informatica, che saranno attuate dalla società PuntoZero. È stato ottenuto anche un finanziamento nazionale per la cyber sicurezza nelle aziende sanitarie e ospedaliere, il cui progetto deve essere concluso entro il 2024”.
Il consigliere Bianconi ha replicato che “la percezione degli umbri rispetto all’assistenza sanitaria è peggiorata in questi anni”. MP/
