Qt 7 “Restituire piena operatività al Centro di riabilitazione di Trevi”

Interrogazione di Stefano Lisci (Pd), risponde la presidente Stefania Proietti: “Previsto un concorso per reperire personale specializzato e nuovi investimenti in apparecchiature mediche”

Data:

25 Mar 2025 14:26

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(Acs) Perugia, 25 marzo 2025 – L’Assemblea legislativa dell'Umbria ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata del consigliere Stefano Lisci (Pd) su: “Situazione critica del Centro di riabilitazione di Trevi, necessari interventi urgenti per il ripristino dei servizi, il potenziamento della struttura e la riqualificazione/riattivazione della piscina”. 

Illustrando l’atto ispettivo, Lisci ha spiegato che esso mira a chiarire: “le unità di personale effettivamente presenti e operative all’interno della struttura; il numero complessivo dei posti letto; le intenzioni della Giunta riguardo al futuro del Centro, con particolare riferimento al ripristino di tutti i posti letto e all'incremento del personale; se sono previsti il ripristino delle attività di ricerca, l'utilizzo dell'esoscheletro e la riapertura della piscina riabilitativa e, in caso affermativo, se si è già pensato a un cronoprogramma; quali azioni concrete si intendono intraprendere per garantire il pieno funzionamento e il potenziamento del Centro di riabilitazione di Trevi, tutelando la qualità dei servizi e le condizioni di lavoro del personale. 

La capacità operativa del centro è stata drasticamente ridotta dal 2020, passando da 35 a 14 posti letto, con conseguente trasferimento di personale. In quello stesso periodo è stata anche di fatto chiusa la piscina posta al servizio della struttura e fondamentale per l’attività di riabilitazione e recupero degli utenti. Nonostante le dichiarazioni di riapertura e di incremento dei posti letto, le segnalazioni, aggiornate ad ottobre 2024, indicano un aumento effettivo di soli 3 posti. La piscina risulta ormai abbandonata e per la sua riattivazione è necessario un profondo intervento di riqualificazione. La mancanza di un numero di personale adeguato, la sospensione delle attività di ricerca e la chiusura della piscina riabilitativa compromettono la qualità dei servizi offerti. La situazione attuale limita l'accesso alle cure per i pazienti e influisce negativamente sulle condizioni di lavoro del personale. Il Centro di Trevi rappresenta un modello di eccellenza sanitaria che va tutelato e potenziato”.

La presidente Proietti ha risposto che “la situazione attuale del personale è: 8 medici, compreso il direttore, che garantiscono la copertura h 24 e tutte le attività, 1 coordinatore infermieristico, 19 infermieri, 23 oss, 17 fisioterapisti, 4 logopedisti, 1 psicologia part time. Rispetto ai posti letto, la struttura ha una potenzialità di 34 posti letto per la degenza, 16 per gravi cerebrolesioni acquisite, 18 per riabilitazione intensiva, 8 posti letto per il day hospital riabilitativo. Ad oggi sono occupati 14 letti per riabilitazione intensiva, 9 posti letto per gravi cerebrolesioni acquisite, 16 posti in regime di day hospital. Dal 2020 c’è stata la riduzione di attività e posti letto a causa del covid, dei pensionamenti del personale (non reintegrato), il trasferimento volontario o meno di alcuni dipendenti, la difficoltà di reperimento del personale medico specializzato, legata anche alla mancanza di una scuola di specializzazione in riabilitazione in Umbria. Da aprile 2024 è stato possibile, grazie all’assegnazione temporanea alla struttura di 4 oss, è stato possibile riaprire stabilmente due piani di degenza, con l’obiettivo immediato di aumentare i posti letto effettivi di 8/10 unità. L’incremento dei posti letto si è consolidato nei primi tre mesi del 2025 intorno a una media di 10 unità. Attività di day hospital e ambulatori di secondo livello sono attività che assorbono molte risorse in termini di operatori. Le apparecchiature tecnologiche in dotazione alla struttura sono utilizzate attualmente solo per i degenti. Esse dovranno essere aggiornate e adeguate. La partecipazione a studi e formazione è stata danneggiata dai fattori citati ed anche dalla mancanza di una scuola di specializzazione. La gara di appalto per la gestione della piscina è andata deserta per due volte, anche a causa del mancato adeguamento tecnologico per la riduzione dei consumi di energia. Il deterioramento della piscina, in assenza di manutenzioni straordinarie, ha portato ad un aumento dei costi previsti e dei tempi necessari per la rimessa in funzione. Per il mese di aprile è previsto un concorso per medici specialisti di riabilitazione, per poter così disporre di personale qualificato, potenziando le attività del centro. Stiamo programmando l’acquisto delle apparecchiature necessarie e per la piscina sono in corso di definizione le risorse e gli interventi necessari”.

Stefano Lisci si è detto “consapevole delle difficoltà da affrontare per risolvere tanti i problemi in breve tempo. Necessario dare risposte ai cittadini che hanno bisogno di quella struttura di riabilitazione, che deve essere riportata al massimo della sua operatività”. MP/

Ultimo aggiornamento: 27/03/2025