Qt 6 “Informazioni in merito alla ‘Istituzione di nuove aree di rispetto temporaneo”
Mancini e Puletti (Lega), interrogano assessore Morroni che risponde: “Procedura promossa e condivisa da associazioni venatorie, agricole ed Ambiti territoriali di caccia”
07 Feb 2023 12:08
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(Acs) Perugia, 7 febbraio 2023 – Nella sessione ‘Question time’ della seduta consiliare di oggi i consiglieri della Lega, Valerio Mancini e Manuela Puletti hanno chiesto all’assessore Roberto Morroni informazioni in merito alla ‘Istituzione di nuove aree di rispetto temporaneo (Ari,)’. Nello specifico, per sapere “se l’ATC Perugia 1 o la Regione prima di istituire le nuove aree di rispetto temporaneo hanno effettuato qualche forma di partecipazione con le associazioni degli agricoltori o dei cacciatori”, nonché per sapere “se I’ATC Perugia 1 ha inviato alla Regione i relativi regolamenti di gestione”.
Nell’illustrazione dell’atto, Mancini ha ricordato che la Regione, ai sensi della vigente normativa, è preposta allo svolgimento delle funzioni amministrative in materia di tutela della fauna selvatica e di disciplina dell’attività venatoria. Con la determinazione dirigenziale del Servizio Foreste, montagna, sistemi naturalistici e faunistica-venatoria (giugno 2022), su proposta dell ‘ATC Perugia 1, sono state istituite 12 nuove aree di rispetto temporaneo: Busche (Gualdo Tadino); Canoscio e Lerchi (Città di Castello); Lidarno, San Martino in Campo, Rancolfo, Tegolaio (Perugia); Mazzarelli (Panicale) – Paciano; Pitigliano (San Giustino); San Dionisio (Valfabbrica); Spedalicchio (Umbertide); Tavernelle (Panicale). In queste aree è stato disposto il divieto di caccia fino al 30 giugno 2026. Con determinazione dirigenziale del Servizio Foreste, montagna, sistemi naturalistici e faunistica-venatoria (26 luglio 2022), su proposta dell’ATC Perugia 1, sono state istituite ulteriori 5 nuove aree di rispetto temporaneo: Caselunghe, Poggiovalle (Città della Pieve); Titta (Città di Castello); Pieve Caina, S. Apollinare (Marsciano) – Piegaro. Anche nelle predette aree è stato disposto il divieto di caccia fino al 31 luglio 2026. Il Piano faunistico venatorio regionale, approvato dall’Assemblea legislativa l’8 agosto 2019, stabilisce che ciascuna area di rispetto è proposta dall’ATC competente per territorio all’approvazione della Regione mediante la predisposizione di un apposito regolamento di gestione comprendente: l’individuazione territoriale e la mappatura della zona interessata, le specie oggetto dell’intervento, la pianificazione dei tempi e delle modalità di eventuale immissione e gli interventi di miglioramento ambientale da attuare per tutta la durata del vincolo. Il predetto Piano faunistico venatorio prevede che la localizzazione delle aree di rispetto temporaneo ed il loro regolamento di gestione vengono proposti dall’ATC competente per territorio alla Regione, alla quale vengono trasmessi unitamente al programma annuale di attività dell’ATC”.
L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “le Aree di rispetto temporaneo sono previste dal Piano faunistico regionale, la cui redazione ha visto coinvolti tutti i portatori di interessi, comprese associazioni venatorie e agricole. Le nuove istituzioni di Art vengono proposte alla Regione dagli Atc, dopo l’approvazione da parte dei Comitati di gestione, che sono costituiti anche da rappresentanti di queste associazioni. In alcuni casi le proposte di istituzione sono state trasmesse agli Atc direttamente dalle associazioni venatorie. L’Atc Perugia 1 ha trasmesso il regolamento di gestione delle Art, da trasmettere a tutti gli ambiti in questione, nel 2022”.
Il consigliere Mancini ha replicato di avere "informazioni esattamente contrarie, ricevute dai rappresentanti delle associazioni. Questo atteggiamento nei confronti del mondo venatorio dovrebbe cambiare. Il Piano faunistico è stato approvato nella passata legislatura con i voti della minoranza, cioè i nostri. A me risulta che le associazioni venatorie dei territori non siano state coinvolte. È ormai evidente che esiste una divergenza tra coloro che sono davvero interessati all’attività venatoria e i teorici della caccia. Non sono soddisfatto della risposta”. MP/