Qt 6: “Definizione dell’organico dei dirigenti scolastici e sua distribuzione tra le Regioni”
Interrogazione di Simona Meloni (Pd), l’assessore Paola Agabiti risponde “sosterremo l’interlocuzione tra Ministero e Ufficio scolastico regionale per salvaguardare le aree interne e quelle svantaggiate. Convocheremo l’Osservatorio scolastico regionale nei primi giorni di luglio”
13 Giu 2023 12:35
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(Acs) Perugia, 13 giugno 2023 - Nella sessione dedicata al Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, la consigliera regionale Simona Meloni (Pd) ha interrogato l’assessore Paola Agabiti per sapere “quali siano le argomentazioni a supporto della posizione espressa dalla Giunta in merito allo schema di decreto sulla definizione del contingente organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le Regioni per il triennio 2024-2027”.
Illustrando l’atto in Aula, Meloni ha ricordato che “il 24 maggio la Conferenza Unificata, convocata dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, ha discusso dell’Accordo sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione e del merito sui criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni per il triennio 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027’. Su questo schema di decreto si è registrato il voto contrario di ben 6 regioni: Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna, Abruzzo e Toscana. I rappresentati delle Regioni che hanno votato contro il decreto hanno fornito argomentazioni convincenti e dettagliate, rilevando il rischio che il provvedimento porti ad accorpamenti e riduzioni di organico, penalizzando in particolare le aree interne. Due regioni guidate dal centrodestra come la Sardegna e l’Abruzzo hanno espresso critiche molto dure. In particolare, l’assessore all'Istruzione della Sardegna ha dichiarato: ‘È una legge di stampo fortemente centralista dove la Regione è chiamata ad applicare dati meramente algebrici ed è relegata a mera esecutrice di queste norme. Per cui dovranno commissariarmi. Non si può fare la riforma della scuola contando solo la popolazione e gli alunni’. Inoltre, l’assessore all’Istruzione dell’Abruzzo Alessandro Pierleoni ha sottolineato come la nuova norma penalizzi fortemente le aree interne”.
L’assessore Paola Agabiti ha risposto che “il decreto avrebbe riconosciuto una ampia autonomia alle Regione nella scelta del dimensionamento. A seguito del mancato raggiungimento dell’accordo sono in corso ulteriori valutazioni. Siamo in attesa di capire quale scenario verrà individuato ma sarà nostra cura mantenere alta l’interlocuzione tra il ministero e l’Ufficio scolastico regionale, per salvaguardare le aree interne e quelle svantaggiate. La scuola rappresenta un presidio necessario e fondamentale per queste comunità. Abbiamo previsto di convocare l’osservatorio scolastico regionale, in luglio, per valutare le proposte che arriveranno dal ministero e dall’Ufficio scolastico regionale”.
Meloni ha replicato che “la scuola è un presidio fondamentale, così come la garanzia di dirigenti scolastici sul territorio. Positiva la convocazione dell’Osservatorio scolastico e l’attenzione per le zone disagiate e montane”. MP