QT 5 - “Istituzione in Umbria del liceo digitale”
I consiglieri Porzi (misto), Bettarelli (Pd), Bianconi (Misto), Bori (Pd), De Luca (M5S), Fora (Patto civico), Meloni e Paparelli (Pd) hanno presentato l’interrogazione a risposta immediata relativa al nuovo indirizzo di studi. L’Assessore Paola Agabiti ha risposto che “la richiesta di istituzione del liceo digitale dovrà essere avanzata dalle istituzioni scolastiche alle Province di Perugia e di Terni che si faranno portavoce di tali istanze presso la Regione. Questa Amministrazione è disponibile ad esaminare le possibili proposte e valutarne l'opportunità ed eventualmente la necessità per il territorio stesso”.
11 Lug 2023 13:15
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(Acs) Perugia, 11 luglio 2023 - L’interrogazione a risposta immediata sulla “Istituzione in Umbria del liceo digitale”, firmata dai consiglieri Donatella Porzi (Misto), Michele Bettarelli (Pd), Vincenzo Bianconi (Misto), Tommaso Bori (Pd), Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico), Simona Meloni e Fabio Paparelli (Pd) è stata discussa oggi nell’ambito della seduta di Question time dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.
Illustrando l’atto ispettivo, Porzi ha spiegato che “il ministero dell’istruzione intende promuovere la realizzazione di spazi laboratoriali e la dotazione di strumenti digitali idonei a sostenere l’apprendimento curricolare e l’insegnamento delle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) da parte delle scuole. Il potenziamento dell’apprendimento delle STEM costituisce una priorità dei sistemi educativi a livello globale, sia per educare le studentesse e gli studenti alla comprensione più ampia del presente e alla padronanza degli strumenti scientifici e tecnologici necessari per l’esercizio della cittadinanza, sia per migliorare e accrescere le competenze richieste dall’economia e dal mondo del lavoro. L’innovazione delle metodologie di insegnamento e apprendimento delle STEM nella scuola rappresenta, altresì, una sfida fondamentale per il miglioramento dell’efficacia didattica e per l’acquisizione delle competenze tecniche, creative, digitali, delle competenze di comunicazione e collaborazione, delle capacità di problem solving, di flessibilità e adattabilità al cambiamento, di pensiero critico. Nei mesi scorsi è stato inaugurato all’ITCG Carlo Matteucci di Roma il primo liceo digitale d'Italia, che il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha definito ‘una vera, grande innovazione per la scuola italiana’. Il liceo mira a creare figure altamente specializzate nell’era digitale, favorendo il dialogo tra discipline scientifiche e tecniche e quelle umanistiche. Il liceo digitale è un’importante innovazione nel sistema Education, che ha l’obiettivo di formare giovani con competenze adeguate al mondo digitale per colmare il deficit di competenze digitali del nostro Paese al quale mancano più di un milione di esperti. ll Consiglio regionale non si occupa più del piano dell’offerta formativa e quindi non da un contributo fattivo alla determinazione degli indirizzi e alla eventuale locazione degli stessi. La Fondazione Leonardo aveva detto che avrebbe bisogno di 1000 tecnici digitali e in questo momento questa esigenza viene tamponata dalle iniziative dei singoli dirigenti mentre invece servirebbe una azione di sistema. In un recente articolo di Scuola24 anche in relazione alle risorse del Pnrr si parlava dell’intenzione di attivare le Stem (in Italia Steam) a partire dall’età 0-6 anni, quindi un metodo scientifico che parte già dalla scuola dell’infanzia.
Chiediamo quindi di sapere se la Giunta regionale si sia attivata, o ha intenzione di farlo, in tutte le sedi Istituzionali di competenza, in sinergia con i soggetti privati che sono interessati, al fine di istituire anche nelle Province di Perugia e Terni, già nel prossimo anno scolastico, un corso di 'Liceo digitale' che, neI prossimo quinquennio, possa offrire alle nostre aziende più avanzate nuove figure professionali altamente specializzate”.
L’assessore Paola Agabiti ha risposto che “la Giunta ha da tempo attivato confronti sui tavoli regionali, interlocuzioni su altri di coordinamento interregionale e con il Governo nazionale, proprio per verificare le eventuali condizioni per avviare nel percorso di programmazione dell'offerta formativa quel processo di innovazione o di sperimentazione finalizzato allo sviluppo economico sostenibile in cui le discipline stem e gli indirizzi legati al digitale assumono un ruolo determinante, così da offrire alle aziende dell'Umbria nuove figure professionali altamente specializzate. La nostra Amministrazione ha piena consapevolezza delle scelte innovative che il mondo del lavoro, la pubblica amministrazione, la società civile richiedono ai giovani e proprio per questo abbiamo predisposto programmi di orientamento per studenti e famiglie. Questa Giunta sin dal suo insediamento ha posto particolare attenzione alla pianificazione dell'offerta formativa sul territorio regionale per garantire una formazione sempre più allineata con le competenze specifiche richieste dal mercato del lavoro. Per questo abbiamo attivato l'Osservatorio regionale dell'istruzione con funzioni di studio, di analisi, di confronto anche con i diversi stakeholders”. L'assessore Agabiti ha quindi ricordato che “la Regione ogni anno adotta il processo di ridefinizione dell'offerta formativa e della programmazione della rete scolastica regionale con la partecipazione degli altri soggetti istituzionali coinvolti, quali le istituzioni scolastiche, le amministrazioni comunali, provinciali e l'Ufficio scolastico regionale” e che precise norme stabiliscono che “sono attribuiti alle Province, in riferimento all'istruzione secondaria superiore, i compiti e le funzioni concernenti l'istituzione, l'aggregazione, la fusione, la soppressione di scuole in attuazione agli strumenti di programmazione e la redazione anche dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche. A conclusione del percorso in capo alle Province, la Regione definisce il piano regionale tenendo conto delle proposte contenute nei piani provinciali, del parere dell'Ufficio scolastico regionale, oltre che dell'omogeneità e coerenza dell'offerta formativa sul territorio regionale al fine di garantire una parità di trattamento tra gli utenti del servizio scolastico. La richiesta quindi di istituzione del liceo digitale dovrà essere avanzata dalle istituzioni scolastiche alle Province di Perugia e di Terni che si faranno portavoce di tali istanze presso la Regione. Questa Amministrazione è disponibile ad esaminare le possibili proposte e valutarne l'opportunità ed eventualmente la necessità per il territorio stesso”.
Nella replica, Porzi ha ricordato che “questa possibilità di inserire il liceo digitale è stata già avanzata dal territorio. Il problema è che l'Assemblea legislativa è stata esautorata da queste importanti scelte programmatiche. Il nostro potrebbe essere un ruolo molto importante di sollecito verso la Giunta, ma in quest'Aula non si parla mai di scuola. È di fondamentale importanza rivedere alcuni indirizzi non più attuali guardando a nuove proposte formative”. AS