QT 4 - “Nomina del nuovo direttore dell’Arpa”
Interrogazione di Romizi (FI), Arcudi (Tp/Uc), Melasecche (Lega), Pernazza (FI), Tesei (Lega), l’assessore Thomas De Luca risponde: “dimostrata l’esistenza del requisito dell'esperienza di direzione di sistemi organizzativi complessi da parte di Morelli”
06 Mag 2025 12:49
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(Acs) Perugia, 6 maggio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata sulla “Nomina del nuovo direttore dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa)”, presentata dai consiglieri regionali Andrea Romizi (FI), Nilo Arcudi (Tp-Uc), Enrico Melasecche (Lega), Laura Pernazza (FI), Donatella Tesei (Lega).
Illustrando l’atto ispettivo in Aula, il primo firmatario Romizi ha spiegato che “la legge regionale ‘9/1998’, ‘Norme sulla istituzione e disciplina dell’Arpa’ prevede che il direttore generale sia nominato, previo avviso pubblico, dal presidente della Giunta tra soggetti di elevata professionalità e qualificata esperienza nel settore ambientale che non ricoprono incarichi politici elettivi, che non siano amministratori o dipendenti di imprese che partecipano ad attività dell'Ispra, delle agenzie per la protezione dell'ambiente, che non siano condannati con sentenza passata in giudicato. Il direttore deve inoltre essere in possesso di idoneo diploma di laurea e avere esperienza di direzione di sistemi organizzativi complessi da almeno cinque anni, maturata sia in ambito pubblico che privato. La Giunta regionale ha nominato, a marzo 2025, il nuovo direttore di Arpa, designando l'ingegnere Alfonso Morelli, dando atto che lo stesso sarebbe in possesso dei requisiti di legge per ricoprire l’incarico. Dall’esame degli atti istruttori e di nomina non risulta però che sia stata effettuata alcuna verifica dell’effettivo possesso dei requisiti mentre dal suo curriculum non risulta che il soggetto nominato abbia mai diretto una struttura complessa, né che tanto meno lo abbia fatto per un periodo di almeno 5 anni. La Giunta chiarisca quindi se è stata svolta la verifica delle dichiarazioni rese da Morelli prima della nomina e quale esperienza di direzione di sistemi organizzativi complessi per almeno cinque anni, tra quella indicata nel curriculum, è stata ritenuta integrante i requisiti del bando”.
L’assessore Thoma De Luca ha risposto spiegando che “dalle verifiche è emerso che deve ritenersi senza dubbio integrato il requisito dell'esperienza di direzione di sistemi organizzativi complessi da parte dell’ingegner Morelli. È dimostrato, infatti, lo svolgimento ultra quinquennale delle funzioni direttive di un'importante realtà produttiva del settore chimico come la Novamont, una società con oltre cento dipendenti diretti. Gli uffici hanno proceduto alla verifica del contenuto delle autodichiarazioni che sono state puntualmente riscontrate. Per quanto riguarda l’esperienza di direzione di sistemi organizzativi complessi per almeno cinque anni, dal curriculum dell’ingegner Morelli, così come certificato dal datore di lavoro, si evidenzia un'esperienza ultradecennale nel ruolo di Hse manager. Una qualifica che individua il professionista in possesso di conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità che garantiscono la gestione complessiva ed integrata dei progetti. Il manager Hse supporta l'organizzazione nella definizione della strategia aziendale e imprenditoriale, collocandosi nell'alta direzione. Una figura che deve possedere una conoscenza gestionale di aspetti legali, normativi, tecnici, gestionali e relazionali, oltre a caratteristiche psicoattitudinali di leadership e managerialità. Peraltro, anche in seguito a un ulteriore approfondimento dell’avvocatura regionale, si è potuto affermare che il profilo di Hse manager assume piena valenza direzionale. Il legislatore regionale, inoltre, non ha richiesto né il possesso di una specifica laurea né l'appartenenza a una categoria contrattuale predefinita, non facendo riferimento esplicito alla qualifica dirigenziale, ma facendo valere il principio dell'effettività della prestazione erogata, usando la generica locuzione di direzione di sistemi organizzativi complessi. Non ho avuto ancora modo di verificare se le figure apicali e commissariali nominate nella passata legislatura abbiano rispettato questi requisiti. Denuncio però la campagna mediatica, non dipesa dai consiglieri di opposizione, portata avanti nelle settimane passate con articoli falsi comparsi in testate giornalistiche annunciando presunte revoche. Notizie false che non hanno danneggiato la Giunta ma hanno colpito l'immagine di Arpa e la serenità dei lavoratori”.
Nella sua replica Romizi ha ringraziato l’Assessore per la risposta, ma “rimangono alcuni dubbi. Nessuno contesta la professionalità della figura. Rimane in parte non chiaro se questa figura nel tempo abbia diretto una struttura complessa. Ci riserveremo ulteriori verifiche”. DMB/