QT 3 - “Stato attuazione programmazione europea”

Il consigliere Andrea Fora (Patto civico) ha presentato l’interrogazione a risposta immediata sullo “Stato di attuazione della programmazione europea 2021-2027, relativa all'anno 2023”. L’assessore Paola Agabiti ha risposto che “è stato istituito il Comitato di sorveglianza Fesr e Fse. Entro il 30 giugno saranno approvati i sistemi di gestione e controllo. Sono stati destinati al cofinanziamento, nel 2023, 30 milioni di euro”

Data:

27 Giu 2023 11:54

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(Acs) Perugia, 27 giugno 2023 - L’interrogazione a risposta immediata sullo “Stato di attuazione della programmazione europea 2021-2027, relativa all'anno 2023”  firmata dal consigliere e Andrea Fora (Patto civico), è stata discussa oggi nell’ambito della seduta di Question time dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.

Illustrando l’atto ispettivo, Fora ha spiegato che “una delle direttrici fondamentali della redazione della legge di bilancio previsionale del 2023 riportata nella relazione della Giunta Regionale alla proposta di delibera per il Consiglio regionale era la piena e completa ‘programmazione delle risorse finanziarie necessarie per il cofinanziamento della nuova programmazione europea 2021-2027’. Ad oggi risulterebbe che i bandi relativi alla programmazione europea del 2023 siano in grave ritardo così da mettere a rischio la loro attuazione nel corso dell’anno. La piena attuazione ed utilizzo completo dei finanziamenti e dei progetti della nuova programmazione europea 2021-2027 da parte della Regione dell’Umbria e dell’intero sistema delle imprese e del welfare è indispensabile per lo sviluppo economico e sociale della nostra regione. Ma le notizie riguardanti le criticità del bilancio regionale in riferimento al sistema sanitario potrebbero far pensare ad un prossimo utilizzo delle risorse assegnate ad altri capitoli di spesa (ad esempio quello del cofinanziamento della programmazione europea) per coprire le carenze di fondi per il sistema sanitario e ciò potrebbe aver determinato il rallentamento dell’uscita dei bandi attuativi della programmazione europea dell’anno 2023. Chiedo quindi che si chiariscano lo stato di attuazione della programmazione europea 2021-2027 relativa all’anno 2023; gli importi dei vari canali di finanziamento della programmazione europea di cofinanziamento eventualmente ad oggi impegnati; gli importi totali relativi agli assi della programmazione europea impegnati con relativi bandi già emanati e le eventuali cause dei ritardi nell’emanazione dei bandi”.

L’assessore Paola Agabiti ha risposto che “la Commissione europea ha approvato il programma Fesr della Regione Umbria. Per dare tempestiva attenzione ai programmi è stato istituito il Comitato di sorveglianza Fesr e Fse. Le strutture competenti hanno predisposto tutti gli strumenti amministrativi, come previsto dai regolamenti Ue. Entro il 30 giugno saranno approvati i sistemi di gestione e controllo. Alcuni provvedimenti attuativi sono già stati emanati (Solar attack - 18 milioni, Attrattori culturali - 2 milioni, Internazionalizzazione imprese, Voucher sport, Bonus maternità, Borse di studio - 6 milioni, Accesso minori disabili ai centri estivi - 1 milione). La Regione ha già destinato al cofinanziamento, nel 2023, 30 milioni di euro alla sola ed esclusiva attuazione della programmazione europea”.

Il consigliere Fora ha replicato che “servono chiarezza e trasparenza nel percorso dei fondi europei. La dotazione umbra nel settennio ammonta a oltre 800 milioni di euro, con un cofinanziamento del 18% da parte della Regione (circa 150 milioni). La media annuale dovrebbe essere di 116 milioni di euro di impegni annuali mentre ad oggi ne sono stati impegnati 27. Senza Fsc e senza il cofinanziamento dei Comuni si rischia di non raggiungere i target fissati. I fondi del Fse sono stati impegnati per 7 milioni all’anno mentre quelli complessivamente disponibili ammontano a 210 milioni. Essi dovrebbero essere impiegati per il Dopo di noi, l’assistenza domiciliare, gli interventi per i detenuti, l’innovazione sociale. Aver impegnato risorse per il Bonus bebè, per quanto misura fondamentale, non permette di dire che c’è stato un intervento completo per il sociale. Auspico che nell’Assestamento troveremo conferma della copertura completa del cofinanziamento richiesto per mettere a leva ed attuare tutta la programmazione europea". MP/

Ultimo aggiornamento: 16/01/2025