QT 3 – “Illegittimità e danno erariale per riorganizzazione Ufficio speciale ricostruzione”
Interrogazione di Melasecche (Lega), la presidente Proietti risponde: “La riorganizzazione ha messo ordine nelle competenze previste dalla legge e dalla convenzione istitutiva sottoscritta dalla Regione e dai Comuni associati nel 2016”
05 Giu 2025 11:45
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(Acs) Perugia, 5 giugno 2025 - L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso l’interrogazione alla Giunta, presentata dal consigliere regionale Enrico Melasecche (Lega) circa la “riorganizzazione dell'Ufficio speciale ricostruzione Umbria, con ampliamento delle posizioni dirigenziali tramite ‘comando’ dal comune di Assisi, con possibili profili di illegittimità e di danno erariale”.
Illustrando l’atto in Aula, Melasecche ha spiegato che l’atto interroga la Giunta per conoscere “quali siano le reali e specifiche motivazioni tecniche e funzionali che hanno portato all'articolazione dell'Ufficio speciale ricostruzione su tre distinte posizioni dirigenziali evidenziando gli indicatori di performance e di risultato che la nuova organizzazione dell'Usr dovrebbe raggiungere; quali sono le motivazioni che hanno portato la Giunta a non mantenere in capo al direttore della Direzione Governo del Territorio, come avvenuto nella precedente Legislatura, le funzioni di gestione e coordinamento dell’Ufficio regionale per la Ricostruzione post Sisma, tenuto conto che importanti operazioni erano di fatto già in capo a questa direzione, Servizio Opere Pubbliche, e di fatto al corrispondente Assessorato, come ad esempio la ricostruzione dei due ospedali di Norcia e Cascia, il recupero dell’ex Mattatoio di Spoleto, la realizzazione dell’ampliamento della struttura del deposito Beni Culturali di Santo Chiodo, e altre; per quale ragione avendo creato un nuovo servizio all’interno dell’Usr, non si è attivata una procedura di evidenza pubblica che avrebbe permesso, come prescrive la legislazione vigente, una selezione del candidato più idoneo alle svolgimento delle funzioni previste dal servizio, preferendo l’istituto del comando dal Comune di Assisi; quale sia il costo complessivo annuo della nuova struttura dirigenziale dell'Usr rispetto alla precedente, con particolare riferimento agli oneri derivanti dalle posizioni dirigenziali e dalla ulteriore ‘funzione di coordinamento’, se tale nuovo servizio prevede ulteriori posizioni a supporto da creare in futuro oppure utilizza le stesse unità di personale già assegnate all’Usr; come si concili questa moltiplicazione di ruoli dirigenziali con l'impegno pubblicamente assunto dalla Presidente per una razionalizzazione della spesa pubblica e una riorganizzazione della macchina amministrativa regionale orientata all'efficienza e al contenimento dei costi, soprattutto dopo la stangata fiscale che grava su gran parte dei cittadini umbri”.
La presidente della Regione Stefania Proietti ha risposto: “La riorganizzazione dell’Usr risponde ad esigenze di ricostruzione post sisma 2023. La Legge finanziaria ha stanziato 90 milioni per il 2025-25. Esistono alcune criticità per la ricostruzione pubblica e nei centri storici. Non sono previsti compensi aggiuntivi per la funzione correlata di coordinamento. C’è invarianza del personale già assegnato e degli incarichi di elevata qualificazione, garantendo continuità di azione e rispetto delle professionalità. Dal 1 settembre 2025 uno dei due dirigenti andrà in pensione. Il rafforzamento dell’Ufficio è legato anche alla riduzione delle direzioni regionali. Il comando, istituto previsto dalla legge speciale sisma, è stato disposto attraverso atti gestionali adottati in accordo tra le amministrazioni interessate. Il trattamento economico determina una maggiore spesa per il 2025 stimata in 40mila euro; l’ammissibilità dell’intervento è già stata verificata, con l’assegnazione di risorse integrative relative anche al personale stabilizzato. La riorganizzazione ha messo ordine nelle competenze previste dalla legge e dalla convenzione istitutiva sottoscritta dalla Regione e dai Comuni associati nel 2016. Ordinanze e delibere di Giunta hanno previsto tre figure dirigenziali, di cui una con funzioni di coordinamento. È stata ritenuta ridondante la figura del direttore. Il personale dell’Usr è composto da 29 unità comandate, 20 distaccate dalla Regione, 7 a tempo determinato. Oltre a 3 dirigenti comandati”.
Il consigliere Melasecche ha replicato: “Si tratta di una risposta non convincente. La struttura funzionava molto bene. La decisione è palesemente ridondante. L’accordo tra il Comune di Assisi, di cui lei era sindaco, si presta a delle riflessioni. Sarebbe stato più ragionevole affidare il coordinamento ad una figura già esistente. Se davvero il dirigente va in pensione a settembre, allora non andava tenuto tre mesi in ferie per poi portarlo. Si tratta di un aggravio di spesa di cui non si capisce la ragione. Monitoreremo i grandi ulteriori risultati che farà la struttura, visto che prima aveva già fatto miracoli”. MP/