QT 3 “Aggiornamenti sulla situazione economico-finanziaria delle quattro Aziende sanitarie umbre”
Interrogazione di Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (FdI), la presidente della Giunta, Stefania Proietti, risponde: “Dati completi disponibili a marzo 2026. Situazione in linea con quella del 2024”
27 Nov 2025 14:12
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(Acs) Perugia, 27 novembre 2025 - L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata con cui i consiglieri Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (FdI) chiedevano “aggiornamenti sulla situazione economico-finanziaria delle quattro Aziende sanitarie umbre”.
Illustrando l’atto ispettivo in Aula, Pace ha spiegato che “la Regione Umbria gestisce il proprio Servizio Sanitario Regionale attraverso quattro aziende pubbliche: Azienda ospedaliera “Santa Maria della Misericordia” di Perugia; Azienda ospedaliera “ Santa Maria” di Terni; Azienda USL Umbria 1; Azienda USL Umbria 2. La Regione, in quanto soggetto titolare della programmazione e del controllo sul servizio sanitario regionale, è tenuta a garantire la veridicità, la completezza e la tempestiva pubblicazione dei bilanci delle proprie aziende sanitarie, assicurando al Consiglio Regionale e ai cittadini piena conoscibilità dell’andamento economico-finanziario del sistema sanitario. La conoscenza puntuale e tempestiva dello stato economico-finanziario delle aziende sanitarie è condizione indispensabile per le politiche regionali in materia di sanità pubblica. Visto che il disavanzo strutturale delle 4 aziende sanitarie nel 2024 è stato strumentalmente utilizzato per annunciare un buco di bilancio di 243 milioni di euro in sanità che non esisteva, chiediamo di sapere quale è, ad oggi, la situazione economico-finanziaria aggiornata delle quattro aziende sanitarie umbre”.
La presidente della Giunta, Stefania Proietti, ha risposto: “La situazione economico finanziaria per l’esercizio 2025 è molto complessa e risente di una intesa, che risale al 24 novembre e non ancora sottoscritta, che stabilisce i criteri di riparto di alcune delle quote del fondo sanitario nazionale. Il disavanzo delle Aziende è rappresentato dalla spesa effettuata nel 2024 rispetto al finanziamento del fondo sanitario nazionale. Rispetto a queste incertezze, la buona notizia per il prossimo anno è il riparto della quota premiale, una una-tantum che cambia di anno in anno e nel 2025 è stata maggiore, grazie al nuovo criterio della ‘dispersione territoriale’. Un cambiamento arrivato dopo che per anni Regioni come la nostra e molte altre hanno chiesto di modificare i criteri di riparto del fondo. Rispetto alla crescita della spesa sanitaria (+4% nel 2024) lo stanziamento è aumentato solo dell’1.35%. Ma la quota del fondo destinata all’Umbria sarà ancora inferiore, fermandosi all’1%, per effetto degli attuali criteri di riparto. Le rilevazione che abbiamo oggi per le aziende riguardano il terzo trimestre 2025 ma solo nel quarto trimestre sarà possibile valutare l’impatto di tutte le contabilizzazione di fine esercizio. Dobbiamo quindi attendere fine febbraio - inizio marzo 2026 per avere un dato reale. Ad oggi abbiamo il saldo della mobilità interregionale che, basandosi sul periodo 2022/24, viene stimato in 50 milioni per il 2025. Anche questo dato concorrerà al disavanzo, che ci sarà. La direzione regionale ha istituito una cabina di regia per la governance della spesa e dell'efficientamento per il controllo mensile della spesa, anche con il supporto di gruppi tematici (come quello sulla farmaceutica). I risultati economici al terzo trimestre risultano in linea con quelli del 2024. Il disavanzo nel 2025 non verrà azzerato ma contiamo in una riduzione”.
Il consigliere Pace ha replicato dicendosi “senza parole per la mancanza di risposta. Volevo i dati al terzo trimestre ma non li ho avuti. Sappiamo solo che siamo in linea con il 2024 e quindi avremo lo stesso disavanzo, nonostante i 184 milioni di euro di tasse e le presunte iniziative straordinarie. Scopriamo quindi che il disavanzo rimane uguale e che quindi probabilmente a marzo verrà scoperto un nuovo buco nei bilanci mentre l’importo preciso degli stessi ad oggi non ci viene comunicato. Questo disavanzo strutturale, ci è stato finalmente chiarito, viene da lontano, probabilmente dal 2015, ben prima della Giunta Tesei. Nel frattempo anche la mobilità passiva non è migliorata”. MP/
