QT 2 - “Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero ed eventuali ritardi”
Interrogazione di Donatella Porzi (Misto), l’assessore Luca Coletto risponde: “16 milioni di euro finalizzati alla sostituzione di 43 grandi apparecchiature obsolete. Nessuna rimodulazione dei fondi Pnrr. E dalla Giunta ulteriori 19,4 milioni per l’acquisto di apparecchiature sanitarie”
06 Feb 2024 11:14
4 minuti, 38 secondi
(Acs) Perugia, 6 febbraio 2024 – Nella parte riservata al Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, la consigliera Donatella Porzi (Misto) ha chiesto all’assessore Luca Coletto gli intendimenti della Giunta regionale circa “l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero ed eventuali ritardi”.
Illustrando l’atto ispettivo, Porzi ha evidenziato che “la sanità pubblica ed universalistica umbra versa in condizioni pietose a causa di una deliberata volontà della Giunta, come chiaramente scritto nel programma, di privatizzare i servizi a partire dai più remunerativi a fronte dell’impoverimento dell’offerta pubblica e di liste di attesa non degne di una Regione civile ed avanzato. L’8,1% dei cittadini umbri rinuncia a curarsi per le difficoltà che subiscono quando provano a prenotare una prestazione sanitaria erogata dal servizio pubblico compresi i LEA che devono essere garantiti per legge. Lo sfascio della sanità umbra vede addirittura 74mila anziani, cioè il 32,35% degli over 65, rinunciare a visite mediche ed esami, mentre nel biennio 2021-2022 il 27,4% degli ultra 65enni umbri ha dichiarato di avere difficoltà nell'accesso ai servizi sociosanitari. La rinuncia è stata più frequente tra chi ha dichiarato di arrivare a fine mese con molte difficoltà, il 37% rispetto al 24% tra chi non ne ha. Quindi gli anziani e con pensioni basse sono quelli che con più probabilità rinunciano a curarsi. Il 36% ha riferito di aver rinunciato a causa delle infinite liste di attesa, il 7% per difficoltà di raggiungere la struttura (troppo distante o senza collegamenti e mezzi di trasporto adeguati) o a causa della scomodità degli orari proposti.
Chiediamo quindi di sapere: quanti fondi sono stati destinati alla Regione Umbria dopo le rimodulazioni adottate dal Governo Meloni riferiti al PNRR Missione 6; se questi fondi sono diminuiti rispetto a quelli previsti inizialmente a seguito della rimodulazione; quante sono numericamente le apparecchiature ed i macchinari per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero che la Giunta ha acquistato o previsto di acquistare e le cause dei ritardi che si stanno accumulando per la loro effettiva operatività; quali opere di adeguamento si stanno effettuando nelle strutture ospedaliere che dovranno ospitare le nuove apparecchiature.
L’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero prevede: l'adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate e il potenziamento del patrimonio digitale delle strutture sanitarie pubbliche, per migliorare l'efficienza dei livelli assistenziali e adeguare strutture e modelli organizzativi ai migliori standard di sicurezza internazionali; il potenziamento dell’offerta ospedaliera: potenziamento della dotazione di posti letto di terapia intensiva e semintensiva, consolidamento della separazione dei percorsi all’interno dei pronto soccorso. Sono previsti oltre 2 miliardi e 800 milioni di euro per la Digitalizzazione, di cui oltre 1 miliardo e 400 milioni per progetti in essere. I Target prefissati sono: 2025 - Digitalizzazione di 280 strutture ospedaliere (DEA I e II); 2026 - Almeno 5.922 posti letto aggiuntivi, di cui 2.692 in terapia intensiva e 3.230 in subintensiva; 2026 - Almeno 500 strutture tra Pronto Soccorso, Dipartimenti di emergenza e accettazione (DEA), strutture di supporto ospedaliero e territoriale da rinnovare e ristrutturare per il potenziamento del SSN, attraverso uno specifico piano di riorganizzazione volto ad affrontare adeguatamente le emergenze pandemiche. Con altra misura specifica, invece ci si è posti la finalità di rinnovare le attrezzature ospedaliere ad alto contenuto tecnologico, ricomprendenti TAC, risonanze magnetiche, Acceleratori Lineari, Sistemi Radiologici Fissi, Angiografi, Gamma Camera, Gamma Camera/TAC, Mammografi, Ecotomografi di cui è stata valutata la ripartizione regionale da implementare. Attraverso il flusso informativo dedicato alle grandi attrezzature disponibili presso il ministero della Salute, è stato effettuato un primo screening del numero e del livello di obsolescenza delle attrezzature ospedaliere, nonché una valutazione per individuare il fabbisogno complessivo di nuove grandi attrezzature sanitarie da acquistare in sostituzione di tecnologie obsolete o fuori uso (oltre 5 anni). Le risorse messe a disposizione a livello nazionale ammontano a 1,2 miliardi di euro da impiegare entro il 2026 per l’acquisto di almeno 3.100 nuove grandi apparecchiature sanitarie operative. Per il sub investimento relativo alle Grandi apparecchiature sanitarie, la rimodulazione del PNRR (approvata dal Consiglio dell’Unione Europea l’8 dicembre 2023), ha previsto il differimento della scadenza del target finale europeo, concernente la sostituzione di almeno 3.100 grandi apparecchiature sanitarie, da dicembre 2024 a giugno 2026, principalmente a causa dell’aumento dei preziari, dei ritardi nell’approvvigionamento delle materie prime e delle necessità organizzative dei soggetti attuatori. Con la rimodulazione è stata, inoltre, chiarita la possibilità di acquistare nuove apparecchiature tecnologicamente più avanzate rispetto a quelle inizialmente indicate, nonché la possibilità del riuso delle apparecchiature sostituite ancora funzionali, anche al fine di potenziare l’offerta delle prestazioni e ridurre le liste d’attesa. A causa della revisione da parte del governo Meloni del Piano e il rinvio di due anni del termine per l’acquisto previsto dalla Missione 6 Salute, si rischia di subire forti ritardi nell’acquisto dei macchinari per ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. Nonostante la disponibilità economica molte Regioni non hanno partecipato alle gare Consip o non hanno ammodernato per tempo le strutture ospedaliere che dovrebbero ospitare le nuove macchine per Tac, mammografie, risonanze e radioterapia”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che: “ i fondi destinati all’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero ammontano a circa 16 milioni di euro e sono finalizzati alla sostituzione di 43 grandi apparecchiature obsolete, tra cui: 3 tac, 2 risonanze magnetiche, 1 acceleratore lineare, 19 sistemi radiologici fissi, 2 angiografi, 1 mammografo, 1 Pet tac. Trentotto di queste sono già state ordinate. Quattordici sono state collaudate. La rimodulazione dei fondi Pnrr non ha portato variazioni. Non si registrano ritardi negli ordini, nelle consegne o nelle opere di adeguamento. La Giunta ha previsto di destinare ulteriori 19 milioni e 400mila euro per l’acquisto di apparecchiature sanitarie. Peraltro, le apparecchiature dovrebbero essere sostituite ogni 5/7 anni ma questo non è avvenuto. Ci sono apparecchiature molto più vecchie, la cui sostituzione doveva avvenire durante le legislature precedenti. Gli investimenti che non sono stati fatti in passato non possono essere fatti ricadere su questa Giunta”.
Donatella Porzi ha rilevato che “questa maggioranza è stata eletta per fare meglio di chi c’era prima. Le promesse sono state evidentemente disattese, generando anche un buco di bilancio”. MP