QT 1 “Ritardi e incertezze nell’attuazione del progetto per l’Assistenza domiciliare integrata innovativa”
A Nilo Arcudi (Tp-Uc) risponde l’assessore Fabio Barcaioli: “ le procedure sono attive e si sta procedendo alla co-progettazione”
06 Nov 2025 12:06
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(Acs) Perugia, 6 novembre 2025 – Nella sessione ‘Question time’ della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il consigliere Nilo Arcudi (Tp-Uc) ha interrogato la presidente della Giunta regionale, Stefania Proietti in merito a: ‘Ritardi e incertezze nell’attuazione del progetto di co-progettazione per l’Assistenza domiciliare integrata (Adi) innovativa’. Nello specifico ha chiesto di sapere “le motivazioni del mancato avvio del progetto di co-progettazione per l’Assistenza domiciliare integrata innovativa, precisando lo stato delle procedure e il cronoprogramma aggiornato delle attività; le ragioni della riduzione del finanziamento Pnrr da 42 a 16 milioni di euro, indicando eventuali margini di recupero e le misure per garantire la sostenibilità del progetto oltre giugno 2026; lo stato di avanzamento complessivo, sulle azioni intraprese per superare i ritardi e sul coinvolgimento di Usl, Terzo settore e professionisti, assicurando trasparenza nell’utilizzo delle risorse”.
Illustrando l’atto, Arcudi ha ricordato che “lo scorso 22 maggio, la Giunta ha approvato l’avviso pubblico per la co-progettazione di un servizio innovativo di Adi, finalizzato a introdurre modelli organizzativi moderni basati sull’integrazione socio-sanitaria e sull’uso delle tecnologie digitali. Il progetto rappresenta un tassello fondamentale della Missione 6 – Salute del Pnrr, e punta a potenziare l’assistenza territoriale e domiciliare per i soggetti fragili. Il 4 agosto 2025 la Regione ha dichiarato ammissibile la proposta presentata dal Consorzio Umbria Home & Care e ha nominato la Commissione di valutazione incaricata di avviare la fase di esame tecnico e co-progettazione. Nonostante questi adempimenti, a distanza di mesi non risulta avviata alcuna attività concreta, né di valutazione né di co-progettazione, senza che siano state comunicate le ragioni del ritardo. Il progetto avrebbe dovuto costituire un intervento pilota strategico per migliorare la qualità dei servizi domiciliari, ridurre i tempi di risposta e introdurre strumenti tecnologici di monitoraggio e assistenza. Il finanziamento Pnrr inizialmente previsto in circa 42 milioni di euro è stato ridotto a 16 milioni di euro, da rendicontare entro giugno 2026. Tale riduzione compromette la portata e la sostenibilità del progetto, rischiando di limitarlo a una sperimentazione di breve periodo. Non è al momento chiaro come la Giunta intenda garantire la copertura finanziaria oltre il giugno 2026, poiché in assenza di risorse certe l’intervento rischia di interrompersi non appena raggiunta la scadenza di rendicontazione. Se non verranno individuate risorse strutturali, il rischio concreto è che il progetto si esaurisca prima ancora di entrare a regime, con perdita di tempo, risorse e credibilità istituzionale”.
L’assessore Fabio Barcaioli ha risposto che “le procedure sono attive e si sta procedendo alla co-progettazione della proposta. Non ci sono ritardi nel cronoprogramma delle attività di valutazione e coprogettazione. Il tavolo di coprogettazione con il Consorzio Umbria Home Care è stato regolarmente insediato il 21 ottobre scorso, una seconda riunione c’è stata il 27 ottobre ed è già programmato il prossimo incontro nel mese di novembre. Le aziende sanitarie umbre hanno negli ultimi anni aumentato il numero di prese in carico di ultra 65 anni, cronici e fragili, raggiungendo e superando il target previsto. Sulla base dei bisogni rappresentati dalle aziende, sono stati destinati circa 36 milioni di euro, di cui 16,7 milioni del Pnrr e 20 milioni del fondo sanitario indistinto, per la realizzazione delle attività di assistenza domiciliare sino al 2027 con possibilità di proseguire anche nel 2028. Al termine del percorso di attuazione si procederà alla valutazione complessiva dei risultati raggiunti nel progetto La valutazione sarà determinante per verificare l'opportunità di proseguire e potenziare l'iniziativa, garantendo così la copertura finanziaria e l'integrazione strutturale del modello organizzativo innovativo all'interno dei servizi territoriali. Questo progetto è un'iniziativa pilota strategica che punta ad innalzare significativamente la qualità e l'efficienza dell'offerta dei servizi di assistenza domiciliare sul territorio. L'impegno prioritario della Giunta è orientato a garantire il pieno e organico coinvolgimento di tutti gli attori chiave del sistema, le aziende sanitarie e territoriali, l'ecosistema del terzo settore e tutti i professionisti coinvolti. Questo concorso sinergico è un elemento essenziale sia nella fase di coprogettazione che nella sua successiva implementazione operativa. Solo attraverso questa integrazione sarà possibile assicurare il successo del modello di integrazione sociosanitaria previsto, con la massima trasparenza istituzionale nell'ambito della sostenibilità economica”.
Nella sua replica Arcudi ha detto che “la risposta ci rassicura in parte, anche se non completamente. Prendo atto che il tavolo è stato convocato. Questo è un tema sentitissimo, anche perché l’Umbria è una regione con l’età media tra le più alte d’Italia. Questo produce tante difficoltà sanitarie e sociali. Quindi questo è un progetto rilevante per garantire la tenuta sociale delle persone più fragili e in difficoltà. Il progetto deve andare avanti con risorse adeguate. Invito a costruire una prospettiva strutturale anche per la fase successiva alla rendicontazione”. DMB/
