PROGRAMMA SVILUPPO RURALE 2007-2013: “RITARDI NELL’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI PREVISTI” - INTERROGAZIONE DI ROSI (FI)

“Qual'è lo stato di avanzamento dell’erogazione agli operatori agricoli dei contributi previsti nel Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2007-2013 e quali azioni intende adottare la Giunta regionale per velocizzare le relative procedure amministrative?”: è il quesito posto dal consigliere regionale Maria Rosi (FI) in una interrogazione all'Esecutivo.

Data:

13 Ott 2014 01:00

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(Acs) Perugia, 13 ottobre 2014 – Il consigliere Maria Rosi (FI) interroga la Giunta regionale per conoscere “quale sia lo stato di avanzamento dell’erogazione agli operatori agricoli dei contributi previsti nel Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2007-2013 e quali azioni intenda adottare per velocizzare le relative procedure amministrative”.

“L’accesso ai benefici previsti dalle misure del Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2007-2013 – spiega il consigliere - è garantito attraverso la predisposizione di specifici bandi e mediante l’espletamento della relativa istruttoria tecnico-amministrativa finalizzata alla selezione delle domande ma, a quanto consta, dopo oltre quattro anni di attesa, a diversi operatori del settore agricolo che avevano presentato regolari domande di aiuto ammesse a finanziamento, non sarebbero ancora stati erogati i relativi contributi, anche per diverse centinaia di migliaia di euro, finalizzati all’acquisto di macchine e attrezzature agricole e per finanziare nuove strutture delle rispettive aziende. Tutto ciò mentre nella confinante Regione Toscana i contributi sono stati erogati ai destinatari in un lasso di tempo pari a, mediamente, soli sei mesi. L'erogazione dei predetti contributi – afferma Rosi - è essenziale al fine di permettere agli operatori del settore agricolo di fronteggiare, anche se solo parzialmente, il difficile momento di crisi economico-sociale”.

Nel suo atto ispettivo, Rosi ricorda che “il Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2007-2013 è articolato in quattro Assi prioritari di intervento: l’Asse 1 prevede le misure finalizzate al 'Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale', destinando gli aiuti a interventi di miglioramento del capitale umano, del capitale fisico e della qualità delle produzioni e, in particolare, si pone quale obiettivo strategico il miglioramento della competitività dei settori agricolo, alimentare e forestale, individuando in tale fattore lo strumento indispensabile per garantire, in un contesto fortemente globalizzato, il mantenimento dei livelli occupazionali, dei redditi e della qualità della vita. L’Asse 2 prevede le misure e gli interventi finalizzati al 'Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale attraverso la gestione del territorio' e  individua tra i propri obiettivi strategici la tutela e la valorizzazione dell’identità territoriale umbra attraverso la conservazione, la promozione e lo sviluppo sostenibile dell’ambiente agricolo, dello spazio rurale e delle molteplici risorse naturali e paesaggistiche che contraddistinguono il territorio umbro. L’Asse 3 comprende le misure finalizzate al 'Miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale', vale a dire che indirizza i propri obiettivi al miglioramento dell’attrattività dei territori rurali umbri, al mantenimento ed alla creazione di opportunità occupazionali nonché al rafforzamento delle condizioni di crescita sostenibile, e ciò sia in termini economici che sociali ed ambientali. Infine l’Asse 4 - Approccio Leader è l’asse di sintesi degli obiettivi generali dello sviluppo rurale riservato alle aree rurali con problemi di sviluppo, laddove è più sentito il bisogno di progresso socio-economico. L’Asse 4 – conclude Rosi - è finalizzato, in linea generale, al miglioramento della governance locale, promuovendo e indirizzando l’azione congiunta degli attori locali verso gli obiettivi individuati nei primi tre assi: l’aumento della competitività, la valorizzazione dell’ambiente e dello spazio rurale, il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni locali e la diversificazione delle attività economiche”. RED/pg
 

Ultimo aggiornamento: 13/10/2014