PRIMA COMMISSIONE: APPROVATO A MAGGIORANZA IL DDL DELLA GIUNTA 'ULTERIORI MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA' – L'ATTO IN AULA MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE
La Prima Commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato a maggioranza (sì della maggioranza, astensione delle opposizioni) il disegno di legge della Giunta 'Ulteriori misure di razionalizzazione della spesa - Modificazioni ed integrazioni di leggi regionali'. L'atto arriverà in Aula mercoledì 28 dicembre per il voto definitivo. Relatore di maggioranza Andrea Smacchi (Pd), Maria Grazia Carbonari (M5S) e Valerio Mancini (Ln) di opposizione.
21 Dic 2016 16:15
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(Acs) Perugia, 21 dicembre 2016 – La Prima Commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, ha approvato a maggioranza con 5 voti favorevoli (Smacchi, Casciari, Guasticchi, Chiacchieroni-Pd, Rometti-SeR) e 3 astenuti (Carbonari-M5S, Nevi-FI, Mancini-Ln) il disegno di legge della Giunta 'Ulteriori misure di razionalizzazione della spesa - Modificazioni ed integrazioni di leggi regionali'. L'atto, che era stato esaminato anche nella precedente seduta della Commissione (https://goo.gl/ddvXFe), andrà in Aula mercoledì 28 dicembre per il voto definitivo. Andrea Smacchi (Pd) sarà relatore di maggioranza, mentre i relatori di opposizione saranno Maria Grazia Carbonari (M5S) e Valerio Mancini (Ln).
GLI EMENDAMENTI
Nella seduta di oggi sono stati anche approvati 7 emendamenti: quattro a firma Smacchi (Pd) che accolgono i contributi tecnici degli uffici emersi nella seduta precedente (uno di questi ricomprende anche l'emendamento dell'assessore Bartolini, illustrato nella precedente seduta, sulla gestione della fase liquidatoria delle Comunità montane); uno a firma Rometti (SeR) di carattere tecnico; un emendamento a firma Nevi (FI) sulla ripartizione del fondo regionale per i contributi a favore dei proprietari agricoli; e un emendamento a firma Brega (Pd) con il quale si chiede che la Giunta acquisisca il parere obbligatorio della competente Commissione dell'Assemblea legislativa in merito alla definizione dei criteri di attribuzione delle risorse derivanti dai canoni idroelettrici.
SCHEDA DISEGNO DI LEGGE
Il disegno di legge della Giunta regionale si compone di 10 articoli.
L’articolo 1 introduce modifiche migliorative in tema di uso pubblico, oneroso e gratuito, dei beni demaniali o patrimoniali indisponibili.
L’articolo 2 modifica le norme per la protezione della fauna selvatica, in particolare sulle richieste di risarcimento dei danni derivanti da incidenti stradali con animali selvatici. Inoltre specifica la ripartizione del fondo regionale per i contributi a favore dei proprietari agricoli.
L’articolo 3 punta ad ampliare le competenze dell’Agenzia forestale regionale per farla contribuire efficacemente all’ottimizzazione e razionalizzazione dell’utilizzo dei beni, alla riqualificazione urbana, sociale e ambientale degli stessi e del territorio regionale e alla riduzione dei costi. Inoltre l'articolo prevede un piano di liquidazione unico per tutte le Comunità montane che dovrebbe permettere di portare a compimento in modo più agevole la fase liquidatoria.
L’articolo 4 si occupa del riordino della filiera ICT (Information and Communication Technology) regionale favorendo il passaggio del personale nel caso di fusioni di rami di azienda.
L’articolo 5 consente alla Regione di avocare a se la funzione di autorità competente in materia di controllo e vigilanza sugli impianti termici già attribuita alle Province.
L’articolo 6 consente al sistema sanitario regionale la possibilità di ricorrere ad assunzioni di personale a tempo determinato e ad altre tipologie di rapporti di lavoro flessibile, nella misura strettamente necessaria ad assicurare le attività di emergenza e urgenza o il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. Contiene poi norme inerenti le farmacie, di adeguamento sulle competenze per la scelta delle zone dove collocare le nuove farmacie.
L’articolo 7 estende l’utilizzo su tutto il territorio regionale delle funzionalità del catasto unico regionale degli impianti termici, inteso anche come strumento di gestione dei rapporti di controllo e delle attività ispettive.
L’articolo 8, in un’ottica di razionalizzazione della spesa, prevede l’attribuzione alla Regione della qualifica di soggetto aggregatore regionale, iscritto di diritto all’interno dell’elenco gestito dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, nell'ottica della centrale unica degli acquisti.
L'articolo 9 contiene norme abrogative. L'articolo 10 consente il trasferimento presso la Regione del personale provinciale già incaricato delle funzioni relative all’attività di controllo e vigilanza sugli impianti termici. DMB/