Politiche europee
In Prima commissione la nota informativa sulle politiche europee 2023, riguardante gli insegnamenti tratti dalla pandemia e le raccomandazioni per il futuro
13 Nov 2023 15:37
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(Acs) Perugia, 13 novembre 2023 – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Daniele Nicchi, ha preso atto della nota informativa sulle politiche europee 2023, illustrata ai commissari dal funzionario Ugo Carlone e riguardante gli insegnamenti tratti dalla pandemia e le raccomandazioni per il futuro. In particolare, le raccomandazioni si concentrano su quattro ambiti: salute, democrazia e diritti fondamentali, impatto sociale ed economico e aspetti globali legati all'emergenza Covid-19.
Le raccomandazioni e le proposte del Parlamento europeo sulle imprese e i lavoratori riguardano: l'adozione di misure necessarie per difendere l'economia sociale di mercato dell'Europa, garantendo un maggiore accesso al capitale, una maggiore semplificazione delle procedure e una minore burocrazia per le imprese europee, in particolare le PMI, al contempo tutelando e applicando i diritti dei lavoratori all'interno dei confini dell'UE. Il sostegno alle politiche di sicurezza sociale degli Stati membri e la necessità di ottenere un accesso equo ed efficace a un'adeguata protezione sociale; un mercato del lavoro più resiliente, con un dialogo sociale rafforzato e parti sociali che possano partecipare agli organi di gestione delle crisi politiche ad alto livello; la necessità di condizioni di lavoro più eque e giuste per tutti i lavoratori dell'UE, compresi quelli più vulnerabili; il sostegno al mercato unico in occasione delle future pandemie; la necessità di armonizzare le norme e gli orientamenti in materia di viaggi e individuazione delle malattie; l'efficacia dello strumento di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE); il riconoscimento del Covid-19 come malattia professionale in determinati settori; il pieno utilizzo dei finanziamenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza; l'inclusione del sostegno ai settori dell'assistenza sociale e della sanità nei futuri sforzi di preparazione alle pandemie; la necessità di attuare misure e politiche a livello nazionale e dell'UE, al fine di proteggere e sostenere gli operatori sanitari e altri lavoratori essenziali.
Nel dettaglio, le raccomandazioni e le proposte del PE sui giovani e sui bambini riguardano: il monitoraggio dell'uso dei fondi dell'RRF e il loro ruolo nel sostenere misure a favore di bambini, giovani e giovani famiglie; la mobilitazione di investimenti in politiche di compensazione incentrate sulle persone dallo status socioeconomico basso e sui bambini provenienti da gruppi svantaggiati, e programmi volti a prevenire e contrastare i deficit di apprendimento; la necessità di maggiori finanziamenti dell'UE a favore della ricerca, dell'istruzione e della cultura; la raccolta di maggiori informazioni sull'impatto della pandemia sui diritti dei bambini; i finanziamenti per la ricerca dell'UE sui bambini e i giovani in generale e sui loro dati e la necessità di concentrarsi sul miglioramento della salute mentale dei giovani e dei bambini a seguito della pandemia; l'elaborazione da parte degli gli Stati membri di piani d'azione per le scuole finalizzati ad affrontare gli effetti che la pandemia ha avuto sull'apprendimento e sui risultati scolastici; la diffusione dell'alfabetizzazione digitale a tutti i livelli della società; il potenziale dell'arte e della cultura come componente fondamentale della risposta alle pandemie, grazie alla capacità delle organizzazioni artistiche e culturali di affrontare le questioni relative a benessere, salute mentale e sostegno sociale.
Le raccomandazioni e le proposte del PE sugli anziani e sui gruppi vulnerabili o emarginati riguardano: le azioni urgenti per far fronte alle necessità sanitarie e di assistenza di una popolazione europea in invecchiamento; la conduzione di ricerche sul rapporto fra salute e longevità e l'adozione di misure per prevenire meglio le malattie non trasmissibili; lo sviluppo di strumenti online per affrontare la povertà digitale e diffondere competenze digitali, in particolare agli anziani, alle persone con disabilità, ai giovani e ai gruppi vulnerabili; la garanzia che l'assistenza sanitaria online sia essere complementare all'assistenza in presenza senza mai sostituirla, specialmente per le persone per cui il divario digitale risulta più evidente; la garanzia che il diritto all'assistenza a lungo termine sia integrato nei sistemi di protezione sociale e l'investimento in un piano sanitario e di assistenza per soddisfare le esigenze di una popolazione in costante invecchiamento in modo socialmente equo; la necessità per le residenze per anziani di disporre di un piano di emergenza adattato alle specificità dei loro casi e situazioni; l'investimento in un processo di prevenzione, preparazione e risposta alle crisi che tenga conto delle disabilità. PG/
