POLITICA: “SVEGLIA SINISTRA! AL GOVERNO BERLUSCONI UN’OPPOSIZIONE COESA, CONVINTA, DECISA, BATTAGLIERA” – GORACCI (PRC-FED.SIN) CONTRO LA MANOVRA FINANZIARIA E DDL INTERCETTAZIONI

 Orfeo Goracci (Prc-Fed. Sin.) interviene in merito alla manovra finanziaria e alla legge sulle intercettazioni”. Nel primo caso – sottolinea in una nota – “vengono premiati i furbi e gli speculatori, vengono allargate le fasce del disagio e della povertà comprimendo lo sviluppo”. Dopo aver espresso la sua “solidarietà” al sindaco di Assisi, Claudio Ricci, “per la giusta protesta “contro la ‘paventata’ chiusura del corso di laurea sul turismo”, l’esponente di Rifondazione comunista denuncia con forza “Il ‘bavaglio’ governativo alla libera informazione”. Goracci auspica una opposizione al Governo più coesa e decisa” e punta il dito sul Partito democratico “troppo timido e troppo attento al ‘dialogo’” e sui “‘cespugli’ del centro sinistra che guardano più alla loro visibilità che non alla costruzione di un percorso aggregante di tutti i soggetti che non condividono la politica di Berlusconi”.

Data:

14 Giu 2010 01:00

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  (Acs) Perugia, 14 giugno 2010 – “Le maggiori difficoltà per amministrare l’Umbria riguardano la scellerata politica economica e finanziaria del Governo Berlusconi che premia furbi e speculatori, allarga le fasce del disagio e della povertà e comprime possibilità di difesa e sviluppo”. Così Orfeo Goracci (Prc-Fed.Sin.), vicepresidente del Consiglio regionale che si domanda in che modo possono riprendere i consumi “se la manovra governativa colpisce pesantemente i redditi bassi e medio/bassi”. Nel sottolineare la bontà “condivisa a larga maggioranza” delle linee di indirizzo programmatiche illustrate in Aula, la scorsa settimana, dalla presidente della Giunta, Catiuscia Marini, dove si evince “una seria lettura dell’Umbria e una volontà e una capacità propositiva di dare risposte adeguate”, Goracci si sofferma sulle scelte del Governo per la scuola che definisce “devastanti”. “Ora i nodi vengono al pettine – dice l’esponente di Rifondazione -. Alle superiori avremo, nelle prime, classi con più di 30 ragazzi mentre nella scuola dell’infanzia e primaria, oltre ai docenti, calerà vertiginosamente la presenza del personale Ata (bidelli) provocando di fatto la chiusura di tante sezioni nei plessi più piccoli e periferici. E questo in barba delle pari opportunità. Si tratta – spiega - di una situazione che colpisce, nella maniera più grave, decine e decine di migliaia di lavoratori e centinaia di migliaia di studenti e genitori, ma quasi nessuno ne parla”. Rispetto alla questione “Università”, Goracci, fa quindi sapere che in un “quadro sconsolante, senza infingimenti e ipocrisie non possiamo non condividere la giusta protesta che il Sindaco di Assisi, Claudio Ricci, sta portando avanti per la ‘paventata’ chiusura del corso di laurea sul turismo”. Tuttavia, l’esponente della maggioranza regionale ricorda al Sindaco e al centro destra che i problemi della scuola e dell’università “non sono dovuti ai dualismi (Terni–Assisi) regionali, ma agli scellerati tagli del Governo”. Secondo l’esponente di Rifondazione occorrerebbe poi “un po’ di coerenza per sostenere con altrettanta forza e decisione le proteste di chi sale sulle gru o occupa aziende per difendere un lavoro che porta 1000-1200 euro di stipendio al mese e non i condoni per i furbi evasori. Si prendano lì i soldi!”. Goracci, oltre che sulla operazione economica che definisce di “macelleria sociale” punta il dito anche sulla “ennesima fiducia” chiesta dal Governo al Senato per l’approvazione del testo sulle intercettazioni: “Il ‘bavaglio’ alla libera informazione – dice - è servito. I criminali di varia risma brindano. La Costituzione viene un ‘inferno’, e il ‘manovratore’ vuole mano libera”. Ma il vice presidente del Consiglio regionale “in questo quadro sconsolante e pericoloso non si vede e non si percepisce un’opposizione coesa, convinta, decisa, battagliera. Il partito più forte dell’opposizione, il Partito democratico, è troppo timido e troppo attento al ‘dialogo’, gli altri ‘cespugli’ del centro sinistra guardano più ad una loro minima visibilità che non alla costruzione di un percorso aggregante di tutti i soggetti che non condividono la politica di Berlusconi”. “Certamente – commenta - non è un bel segnale per la spaesata, disincantata, sfiduciata opinione pubblica, soprattutto di sinistra (plurale e variegata), vedere che si organizzano quattro o cinque manifestazioni di protesta (compreso uno sciopero, sacrosanto) separate tra loro. Il bisogno e l’esigenza – continua - sono quelli di avere una classe dirigente politica che abbia, allo stesso tempo, l’intelligenza e l’umiltà per costruire un percorso di aggregazione e di difesa della democrazia e delle condizioni di vita minime che diano modo di liberarci democraticamente di questo Governo prima che il Paese precipiti in maniera irreversibile”. “Anche dal basso e dalla ‘periferia’, - conclude Goracci - e in Umbria abbiamo dimostrato che l’aggregazione di soggetti diversi è possibile, possono partire spinte propulsive e propositive”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 14/06/2010