(Acs) Perugia, 21 maggio 2010 – “La convocazione degli Stati generali dell’Italia centrale potrà dare buoni frutti solo se intesa come incontro costruttivo tra gli amministratori delle nostre regioni e non come passerella della sinistra per fare sterile polemica politica contro la riforma federalista e il governo, nel tentativo di puntellare un sistema amministrativo obsoleto e costoso, creato per gestire il potere”. Così il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (Lega Nord Umbria) prende posizione sulla riunione degli Stati generali dell’Italia centrale che si tiene oggi a Perugia.
“Con il compimento prossimo venturo della riforma federalista dell’ordinamento dello Stato, fortemente voluta dal nostro movimento e priorità del governo Berlusconi, le Regioni – afferma Cirignoni - diventeranno protagoniste del proprio futuro. Grazie al federalismo fiscale e amministrativo responsabilizzeremo maggiormente gli amministratori locali e avremo servizi migliori, un efficace contrasto all’evasione fiscale e agli sprechi”.
“Il federalismo – continua l’esponente della Lega - prevede un fondo di perequazione statale per sostenere le Regioni con minor capacità fiscale per abitanti e consentirà una riduzione della pressione fiscale grazie alla liberazione di maggiori risorse finanziarie ottenute con la diminuzione delle spese per far funzionare lo stato centrale. L’Umbria, governata da oltre sessanta anni da una sinistra che ha creato una sovradimensionata macchina burocratico-amministrativa, che grava come un macigno sulle spalle del tessuto produttivo regionale, dovrà affrontare e vincere le sfide che il federalismo le pone davanti”.
“Auspichiamo – conclude - che la convocazione degli Stati generali dell’Italia centrale sia il primo passo per la realizzazione di una reale collaborazione tra le amministrazioni di Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna, le uniche regioni dell’Italia centrale ad avere in comune tra di loro e con il nord radici valori ed interessi, e perciò in grado di fare fronte comune per attuare politiche condivise e collettive a sostegno delle nostre imprese, del lavoro, dell’innovazione e della rete infrastrutturale”. RED/PG