POLITICA: “RIDURRE ALMENO DEL 20 PER CENTO LO STIPENDIO DI DIRIGENTI E DIRETTORI DELLA REGIONE” – MOZIONE DI MONNI (PDL)

Il consigliere regionale Massimo Monni (Pdl), propone con una mozione che verrà discussa in Consiglio, di ridurre di almeno il 20 per cento lo stipendio dei dirigenti e dei direttori della Regione, con il taglio delle indennità di risultato. Secondo Monni “guadagnano cifre da capogiro” e sono in numero “troppo elevato” rispetto al totale dei dipendenti.
 

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16 Lug 2010 01:00

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      (Acs) Perugia, 16 luglio 2010 – “In tempo di crisi economica, di sacrifici, di maggior rigore e in un momento in cui occorre ripensare a nuovi modi di gestione della cosa pubblica, è  obbligatorio fare quattro conti approssimativi per valutare obbiettivamente dove si può risparmiare per ‘alleggerire’ di gran lunga anche il bilancio dell'ente Regione”. Partendo da questa premessa, il consigliere regionale Massimo Monni (Pdl), torna su un argomento, riguardante il trattamento economico  che è anche oggetto di una mozione da lui presentata al Consiglio regionale. “Tanto per fare un esempio – spiega - prendendo in esame le retribuzioni annue lorde dei dirigenti in servizio presso la Regione Umbria, è strabiliante leggere cifre ‘faraoniche’. Basta sapere che ben 10 dirigenti percepiscono una retribuzione che va da un minimo di 90mila euro, fino ad arrivare ben oltre i 130-140mila euro annui. Non è certo da meno il trattamento economico riservato ai direttori regionali: con una retribuzione di risultato lordo pari a 21mila euro, arrivano a percepire ben 120mila euro all'anno. Cifre – afferma Monni - da capogiro”. “Se vogliamo ancora approfondire – continua - analizzando le retribuzioni dei 70 dirigenti in servizio presso la Giunta regionale, la distanza non è poi così elevata. Si va da un minimo 60mila euro, per poi proseguire in ascesa verso cifre che sfiorano, e che in alcuni casi superano, gli 80mila euro. E' elementare quindi intuire come l'assetto dirigenziale influisca pesantemente sul bilancio di tutta la Regione, e di conseguenza sui cittadini”. “Ho proposto, quindi, con una mozione depositata in Consiglio regionale, il taglio delle indennità di risultato e di rivedere, diminuendo almeno del 20 per cento lo stipendio dei dirigenti e direttori. Anche perché è impensabile che la Regione Umbria si avvalga di un numero così elevato di dirigenti, una novantina, dirigente più o dirigente meno, se confrontato ai circa 1300 dipendenti. Un rapporto da record. Di certo non degno di lode”. RED/pg

Ultimo aggiornamento: 16/07/2010