(Acs) Perugia, 27 novembre 2015 - “Il voto contrario espresso in Aula dalla Lega Nord circa l’assestamento di bilancio è un “no” tout court all’atto, ma anche alla politica attuata dalla Giunta Marini che ha deciso, assieme a tutta la maggioranza, di attingere a mutui pur di salvare dal fallimento consorzi di aree industriali, come il TNS, anziché predisporre i 7,5 milioni di euro necessari all’operazione per servizi ai cittadini ed aziende”. Lo dicono i consiglieri regionali Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, che esprimono “un forte disappunto sulla metodologia adottata dalla Giunta regionale per cui sia in commissione competente che durante il dibattito in Aula, sono stati presentati emendamenti sprovvisti della regolare cartella informativa sulla quale viene indicato il capitolo specifico di spesa che argomenta, nel dettaglio, i movimenti di bilancio”.
“Come Lega Nord Umbria – affermano Fiorini e Mancini - ci chiediamo quale sia la reale necessità di acquistare immobili dal consorzio TNS-Sviluppo, indebitando la Regione e quindi i cittadini. Ci chiediamo quale beneficio possono trarre i contribuenti da questa discutibile operazione. Dopo aver creato una mostruosa macchina amministrativa, la giunta Marini, con i soldi dei cittadini, è stata costretta a salvare le Province, che sarebbero andate in default. Operazione necessaria, che evidenzia la spregiudicata abitudine del Pd a gonfiare la macchina amministrativa per garantirsi consenso, mettendo in difficoltà le persone che attualmente, dopo la discutibile riforma Renzi delle Province, non hanno chiare le loro future mansioni”.
“Crediamo che la Giunta Marini – sostengono i consiglieri leghisti - cominci ad avere serie difficoltà, anche se in perfetta sintonia con le linee del 'Governo delle tasse'. Non tutti sanno infatti che secondo il Rapporto Paying Tax 2016 presentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il carico fiscale totale sulle imprese italiane, comprese quelle umbre, è stato pari al 64,8 per cento dei profitti commerciali. Un dato che fa indossare al nostro Paese la maglia nera d’Europa, dove la media delle tasse, invece, si attesta intono al 40,6 per cento”.
“Oltre a quello della presidente Marini, a nostro avviso – aggiungono - risulta condannabile anche il comportamento del consigliere del Pd Eros Brega, che in Commissione accenna a una saggia politica di aiuto alle categorie più deboli, ma che poi si smentisce al momento del voto in Aula”.
“La Lega Nord – concludono - si dissocia da certi comportamenti, definendoli fuorvianti e inopportuni: siamo di fronte ad una politica non seria per quanto riguarda l’approccio alle emergenze che affliggono, tra luci e ombre, la nostra regione. Sarebbe auspicabile una politica di concreti investimenti in termini di sicurezza, trasporti, disoccupazione e politiche sociali, anziché finanziare consorzi che bruciano ogni anno risorse dei cittadini, come si evince dai loro bilanci e, guarda caso, tutti in capo alla filiera di potere di questa regione”. RED/pg