PISCICOLTURA: “UNA CONCRETA RISORSA PER L’UMBRIA” – SI È SVOLTO OGGI A NORCIA IL CONVEGNO PROMOSSO DALLA SECONDA COMMISSIONE CONSILIARE IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE PISCICOLTORI ITALIANI

 

La realtà e le prospettive della piscicoltura umbra, definita una “risorsa per l’economia regionale”, sono state al centro di un convegno che si è tenuto stamani a Norcia su iniziativa della II Commissione del Consiglio regionale. Produzione, consumo, innovazione e rispetto dell’ambiente, sono i punti sui quali i numerosi relatori hanno puntato l’attenzione.  Ai lavori hanno partecipato produttori, associazioni di categoria, impegnate nel settore, oltre ad amministratori locali, provinciali e regionali.  

Data:

08 Giu 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 8 giugno 2012 – “La piscicoltura: una concreta risorsa per l’Umbria”. Con questa consapevolezza e soprattutto con l’intento di rappresentare un fattore propositivo ha avuto luogo, oggi, a Norcia, presso il Municipio, un convegno promosso dalla Seconda Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, in collaborazione con l’Associazione piscicoltori Italiani (Api).

“Produzione, consumo, innovazione e rispetto dell’ambiente”, sono stati questi sostanzialmente i punti sui quali i numerosi relatori hanno puntato l’attenzione.  Ai lavori hanno partecipato produttori, associazioni di categoria, impegnate nel settore, oltre ad amministratori locali, provinciali e regionali.  Il presidente della Seconda Commissione Gianfranco Chiacchieroni ha definito questa giornata “di grandissima importanza perché in questo momento di crisi bisogna fare leva su tutte le attività economiche del nostro territorio e,  adeguare e aggiornare la piscicoltura, in Umbria e in Italia, è un obiettivo da perseguire in maniera concreta e decisa”.

Fra gli argomenti trattati, a fronte delle 300 tonnellate di pesce prodotte all’anno nella regione, grande rilevanza è stata data alla necessità di aumentare il commercio e il consumo, in Umbria, di quello allevato in acquacoltura. Una necessità che è giunta dalla stessa voce dei produttori locali, il cui leader, oggi, è l’azienda “Erede Rossi”, con oltre 30 anni di esperienza e 56 vasche dedicate alla troticoltura, nella frazione nursina di Biselli.

L’auspicio evidenziato in tutti gli interventi è che questa risorsa, molto consistente in Umbria, possa trovare spazio sulle tavole almeno dei nostri cittadini, a partire, per esempio, dalle mense scolastiche, evitando di importare, allo stesso tempo, prodotti che hanno un valore, anche qualitativamente, inferiore”.

“Da questo convegno - ha sottolineato l’assessore della Provincia di Perugia, Roberto Bertini -, emerge con chiarezza l’importanza di questa produzione in Umbria. Abbiamo scoperto, però, che nel territorio regionale le trote non si consumano. Dobbiamo, per tanto, procedere alla creazione di un tavolo, fra istituzioni e produttori, affinché questa risorsa, molto consistente in Umbria, possa trovare spazio sulle tavole almeno dei nostri cittadini, a partire, per esempio, dalle mense scolastiche, evitando di importare, allo stesso tempo, prodotti che hanno un valore, anche qualitativamente, inferiore”.

Nicola Rossi, ha detto che la propria azienda corrisponde a oltre 15mila quintali di trote allevate all’anno, in un impianto, fra i pochi in Italia, a essere certificato per il rispetto dell’ambiente, legato allo sviluppo del territorio anche occupazionale del territorio.

“L’associazione piscicoltori italiani - ha rimarcato il presidente dell’associazione Piscicoltori, Piero Antonio Salvador – raccoglie, oggi, il 90 per cento dei  produttori che, in Italia, si occupano di acquacoltura, intesa come piscicoltura. La più grande produzione del Paese é la trota, ma, per esempio, nessuno sa che dal nostro Paese viene  il  40 per cento della produzione mondiale di caviale da acquacoltura. Oggi il pesce che viene del mare inizia a scarseggiare e l’acquacoltura rappresenta l’unica alternativa.

Fra le proposte emerse, nel corso del dibattito, anche quella riguardante una campagna di promozione, locale e nazionale, capace di mettere al centro il prodotto e, insieme, la qualità ambientale del territorio, da tramutare in nuovi utili economici per la regione”. RED/

FOTO CONVEGNO: http://goo.gl/jI26D

Ultimo aggiornamento: 08/06/2012