PILLOLA RU 486: “LA REGIONE METTE A DISPOSIZIONE GLI STRUMENTI PIU’ AVANZATI DELLA SCIENZA MEDICA, POI SARANNO LE COSCIENZE E I CREDI RELIGIOSI DI OGNUNO A DETERMINARE LE SCELTE” – NOTA DI STUFARA (PRC-FDS)
11 Ago 2011 01:00
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(Acs) Perugia, 11 agosto 2011 – “Il PRC – FdS è sempre stato per la libertà religiosa, ma dentro una concezione laica dello Stato, come devono essere laiche le Istituzioni che rappresentano lo Stato. Per questo non esprimo giudizi sul discorso del vescovo Bassetti rispetto alla pillola RU 486, quando le sue parole sono rivolte ai modelli comportamentali che i cattolici devono, se vogliono, tenere e sui concetti di morale ed etica. Ma, in quanto consigliere regionale e rappresentante di una istituzione laica, sento il dovere di intervenire quando le parole del Vescovo travalicano i confini religiosi per imporsi come principio universalistico da imporre a tutti, piegando le istituzioni ad una sola visione religiosa”. E’ l’opinione del gruppo Prc-FdS in Consiglio regionale, espressa dal capogruppo, Damiano Stufara, sul criterio di somministrazione della pillola abortiva nella nostra regione.
“Il dovere della Regione nella sua azione normativa e regolamentare – puntualizza Stufara - è di dare pari opportunità e servizi a tutti, indipendentemente dalle confessioni religiose personali. Questa è la missione di una istituzione, come
“Il Gruppo PRC – FdS è consapevole – prosegue - che dietro ad ogni interruzione della gravidanza c'è una sofferenza e un dramma individuale, spesso anche un dramma sociale. Un dramma per la donna e per la coppia che decide di interrompere una gravidanza. Ma per il rispetto delle scelte e delle sofferenze individuali,
