(Acs) Perugia, 9 novembre 2010 - “Uno sgambetto ambiguo e anche un po' perfido nei confronti delle donne, quello delle consigliere di opposizione, da accreditare i più triti luoghi comuni sulla natura femminile, così cari a Berlusconi”. Paolo Brutti, consigliere e segretario regionale dell'Italia dei Valori, polemizza con i distinguo e gli ostacoli presentati in aula dalle esponenti di Pdl e Udc sul ricorso alla Pillola Ru 486.
“Con la discutibile premessa che solo le donne possano parlare di simili questioni - nota Brutti -, si cerca di privare la paziente di ogni autonomia e privacy una volta che abbia deciso per l'interruzione volontaria di gravidanza. Non servono le minori sofferenze fisiche, la mancata ospedalizzazione, l'abbattimento dei rischi in assenza di intervento chirurgico, non serve che nel resto d'Europa la pratica ha prodotto ottimi risultati. Ciò che conta – conclude - è estendere il proprio credo ideologico al resto del mondo, salvo poi scagliarsi contro i fondamentalismi altrui”. RED/
