(Acs) Perugia, 28 maggio 2014 - Una zootecnia sempre più attenta alla sostenibilità ambientale, al 'benessere animale', alla qualità dei prodotti, ma anche all'incremento dei beni pubblici. Si tratta delle linee guida e degli obiettivi del Piano zootecnico regionale, “ottimale punto di sintesi tra agricoltura, ambiente e sanità”, presentato stamani in Seconda Commissione dall'assessore regionale all'Agricoltura.
Il documento di programmazione, adottato dall'Esecutivo di Palazzo Donini, costruito attraverso la consultazione e la partecipazione delle imprese e delle organizzazioni professionali agricole punta a mettere “in sintonia” il lavoro della parte zootecnica con quella ambientale”.
In tema di competitività del settore, il Piano mira al mantenimento/incremento dell'attuale consistenza degli allevamenti e al miglioramento della qualità delle produzioni. Viene evidenziata l'opportunità di potenziare, a livello qualitativo, le produzioni, puntando su prodotti zootecnici regionali di 'qualità superiore', sulle produzioni a forte connotazione territoriale (promozione di filiere interamente regionali) e sulla certificazione di prodotto e di processo. Grande rilevanza assume la sostenibilità ambientale degli allevamenti.
Entrando nel merito dlla Misura 'Q34' (trasformazione degli effluenti suinicoli da liquidi a solidi attraverso compostaggio, lettiera permanente e depurazione), è stato prorogato fino a settembre 2015 (era scaduto lo scorso 31 dicembre 2013) l'adeguamento alle prescrizioni della misura da parte degli allevatori. A partire dal prossimo mese di giugno verrà avviata una sperimentazione e quindi un'attività dimostrativa basata su un diverso approccio organizzativo ed operativo che, attraverso il coinvolgimento dei diversi attori della filiera suinicola e l'utilizzo delle 'Migliori tecniche disponibili' (Mtd) riconosciute a livello europeo, si prefigge la possibilità di aumentare l'efficienza e la tracciabilità di spandimento dei liquami, guardando ad una maggiore sostenibilità ambientale degli allevamenti.
Le linee di azione del Piano prevedono la promozione e il sostegno per l'inserimento dei giovani; investimenti in azienda; interventi finalizzati al miglioramento del benessere animale; l'associazionismo per favorire la concentrazione dell'offerta; la creazione di reti d'impresa; il sostegno per investimenti legati alla gestione dei reflui; la diversificazione aziendale, la progettazione integrata di filiera. AS/