PIANO SVILUPPO RURALE 2014-2020: “COMPETITIVITÀ, SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, SVILUPPO TERRITORIALE EQUILIBRATO” - ILLUSTRATO IN SECONDA COMMISSIONE IL DOCUMENTO PREDISPOSTO DALLA GIUNTA

L'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini ha presentato stamani in Seconda Commissione  la proposta di Piano di sviluppo rurale 2014-2020 predisposto dalla Giunta. Il Documento, che dovrà essere notificato alla Commissione Europea entro il prossimo 22 luglio, punta a stimolare la competitività del settore agricolo; garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima; realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione ed il mantenimento di posti di lavoro. Nel settennio saranno attivati 876milioni di euro. Cecchini auspica che il Piano possa essere definitivamente approvato entro il prossimo mese di dicembre.

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15 Lug 2014 01:00

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(Acs) Perugia, 15 luglio 2014 - Stimolare la competitività del settore agricolo; garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima; realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione ed il mantenimento di posti di lavoro. Sono gli obiettivi della proposta di Piano di sviluppo rurale 2014-2020 predisposto dalla Giunta regionale ed illustrato stamani in Seconda Commissione dall'assessore all'Agricoltura, Fernanda Cecchini.
La proposta di Piano, che prevede l'attivazione nel settennio di 876milioni di euro, dovrà essere presentata entro il prossimo 22 luglio a Bruxelles, alla Commissione Europea che sarà chiamata ad approfondire il Documento, avviando un negoziato con la Regione che dovrebbe portare, stando agli auspici dell'assessore, all'approvazione del Piano entro  prossimo mese di dicembre.

“Nella stesura del Piano – ha detto Cecchini - siamo partiti dai risultati conseguiti nella precedente programmazione, tenendo conto sia degli interventi andati a buon fine che di altri con diverso epilogo. Dopo aver verificato l'efficacia e l'efficienza delle misure messe in campo abbiamo predisposto il nuovo Piano che punta alla competitività delle imprese attraverso l'innovazione e la ricerca. Sono previste inoltre delle premialità a favore di reti e gruppi di impresa, per il sostegno all'imprenditoria giovanile, e per favorire la compatibilità ambientale come elemento di qualità”.

Nel corso della riunione sono stati diversi i consiglieri (Raffaele Nevi-FI, Oliviero Dottorini-Idv, Manlio Mariotti-Pd, Massimo Mantovani-Ncd) che hanno lamentato un insufficiente coinvolgimento dell'Assemblea legislativa nella predisposizione del Documento. Dottorini ha chiesto, tra l'altro, “una verifica approfondita sui risultati prodotti dal precedente Piano, attraverso un'analisi dell'uso delle risorse e della loro efficacia”.

A margine della riunione, Nevi, nell'esprimere un giudizio “tendenzialmente positivo” ha evidenziato come ci siano  sono ancora delle limature da mettere in atto legate alla valutazioni che le categorie economiche esterneranno dopo aver approfondito il Documento. Il nostro auspicio – ha detto il capogruppo di Forza Italia -  è che si possano mettere in campo strumenti adeguati come un vero e concreto supporto all'attività agricola”.
Per il presidente della Commissione, Gianfranco Chiacchieroni, “si è sviluppata una importante ed articolata discussione che ci ha portati nel merito del documento. Credo sia molto importante garantire sostegno alle aziende attraverso la previsione di fondi utili per l'accorpamento e l'ampliamento delle reti poderali. Sarebbe importante inserire tra le priorità strategiche anche le questioni legate ad un settore in forte espansione come quello dell'ortofrutta”.

SEI LE STRATEGIE DELINEATE NEL DOCUMENTO, da perseguire attraverso strumenti attuativi (18 misure e 58 sottomisure) per un importo totale di risorse pubbliche programmate di oltre 876 milioni di euro.

INNOVAZIONE, CAPITALE UMANO, RICERCA: riguarda le competenze professionali degli imprenditori agricoli e forestali. Sono previsti interventi formativi, informativi e di cooperazione tra i diversi soggetti della filiera agricola, agroalimentare e forestale e il mondo della ricerca.  Le risorse programmate per questa finalità, che ha carattere trasversale,  ammontano a 91 milioni 600 mila euro, pari al 10,45 per cento dell’intera dotazione del programma.
COMPETITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: punta al miglioramento della competitività delle imprese umbre:  investimenti e  azioni volti alle conoscenze, incremento delle dimensioni aziendali;  sostenibilità ambientale delle produzioni agricole e zootecniche, ingresso di giovani imprenditori agricoli, qualità delle produzioni, sostenibilità energetica ed ambientale, promozione delle singole produzioni,  ma anche del brand enogastronomico e territoriale dell’Umbria.  Stanziati per tutto ciò 170 milioni di euro (pari al 19,39 per cento della spesa dell’intero programma).
QUALITÀ E INNOVAZIONE: mira al rafforzamento qualitativo e al consolidamento dell’offerta regionale agroalimentare. Viene promossa l’innovazione delle imprese di trasformazione e commercializzazione puntando al miglioramento delle relazioni di filiera utili anche al miglioramento reddituale delle imprese. 
PROGETTI FILIERA: persegue progetti di filiera e/o di cooperazione destinati a varcare anche i confini regionali nel caso di impossibilità di chiudere in Umbria l'intero ciclo della filiera. Le risorse programmate ammontano a 103 milioni di euro (pari al 11,75 per cento della spesa pubblica programmata) a cui si aggiungono  le risorse destinate dal Piano operativo nazionale alla misura 'gestione rischi'. Nell’ambito di questa priorità si punta a conservare l’integrità e l’autenticità dell’ambiente naturale regionale, sia da un punto di vista ambientale che  economico. L'obiettivo è la tutela e promozione della biodiversità e sviluppo e qualificazione del biologico. Importanza viene riservata alla continuità per il  miglioramento della sostenibilità ambientale della coltivazione del tabacco e la sostenibilità energetica ed ambientale delle produzioni agricole. Premialità sono previste verso i virtuosi delle imprese agricole per la tutela e il risparmio idrico. La presenza  di imprese e attività agricole in montagna viene ritenuta decisiva per il  presidio e la manutenzione territoriale, soprattutto se legata alla produzione zootecnica. Le risorse ammontano a  192 milioni di euro (pari al 21,90 per cento della spesa pubblica), a cui si  aggiungono  i finanziamenti  del Programma operativo nazionale della misura 'biodiversità in zootecnia'.
SOSTENIBILITÀ ENERGETICA: prevede misure volte al miglioramento del clima. Consistono nell'uso razionale dell'acqua in agricoltura attraverso la riduzione degli sprechi ed inefficienze e con estensione delle infrastrutture più innovative, efficientamento energetico delle imprese agricole e delle imprese di trasformazione, riprogettazione dei sistemi di alimentazione energetica attraverso innovazione e cooperazione e  riduzione delle emissioni,  in particolare di metano, legate al comparto zootecnico sono tra gli obiettivi principali. In merito alle azioni legate alla forestazione puntano alla riduzione del carbonio e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Viene prevista una gestione innovativa  del patrimonio forestale per migliorarne le 'performance' ambientali, in primo luogo l’efficacia in termini di riduzione degli effetti clima-alteranti. Le risorse programmate consistono in 163 milioni 300 mila euro (18,63 per cento della spesa pubblica programmata), a cui si aggiungono le risorse  del PON  per la misura  'piano irriguo'.
RAFFORZAMENTO INFRASTRUTTURE E SERVIZI: è rivolta alle comunità rurali. Punta a contrastare  l’invecchiamento e la marginalizzazione della maggior parte delle aree rurali. Previsti interventi che, oltre all’agricoltura, sono indirizzati alla rete delle infrastrutture e dei servizi, rivolti particolarmente verso i giovani e le fasce più anziane, promuovendo così nuove forme di dinamismo economico-sociale e culturale. Un ruolo rilevante è previsto per le attività turistiche che valorizzano il  patrimonio storico-architettonico e ambientale. È prevista una strategia sperimentale e progressiva in collaborazione con il Governo, e il sostegno alla diffusione delle tecnologie (TIC), per sviluppare le infrastrutture a banda larga nelle aree rurali, soprattutto in quelle più interne.  Le risorse programmate   ammontano a 136 milioni 332 mila euro (15,55 per cento della spesa programmata). AS/

Ultimo aggiornamento: 15/07/2014