PARTO IN CASA: “ SICUREZZA IMPORTANTISSIMA; PER L'ESPERTO SONO A RISCHIO ANCHE GLI OSPEDALI CON MENO DI MILLE NASCITE” - MONACELLI (UDC) CONTRO LA PROPOSTA DI DOTTORINI E BRUTTI (IDV)

Sandra Monacelli, capogruppo Udc in Consiglio regionale esprime tutte le sue perplessità sulla proposta di legge, “Norme per il parto domiciliare e nelle case di maternità”,  presentato dai consiglieri dell' Idv Dottorini e Brutti e da lunedì all'esame della III Commissione. A suo giudizio c'è un problema di sicurezza per la partoriente e per il nascituro che secondo gli esperti non riescono a garantire nemmeno gli ospedali con meno di mille nascite annue.  

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15 Set 2010 01:00

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(Acs) Perugia, 15 settembre 2010 – “Le donne che hanno avuto un figlio ben conoscono quali criticità e difficoltà possono circondare il momento bellissimo del parto, foriero di rischi per la partoriente e per il nascituro. Sanno anche che la sicurezza è l'aspetto essenziale che occorre garantire alla donna ed al bambino e che solo una struttura ospedaliera organizzata è in grado, a mio avviso, di fornire”.

A sostenerlo è Sandra Monacelli, capogruppo Udc,  con riferimento alla proposta di legge regionale “Norme per il parto domiciliare e nelle case di maternità” presentato dai consiglieri dell' Idv Dottorini e Brutti e da lunedì all'esame della III Commissione.

Nell'esprimere le sue perplessità su una proposta che, “avrebbe la finalità di riportare il parto nella sua dimensione di evento naturale, con nascite da fare in ambito domestico o tutt'al più in apposite 'case di maternità”, la Monacelli che definisce l'ipotesi “inopportuna ed eccessivamente semplificatrice del parto” evidenzia che: “Negli ultimi anni, nelle società occidentali l'età delle partoriente si innalzata notevolmente e con essa l'aumento dei rischi che accompagnano il parto. Non è un caso, aggiunge il capogruppo Udc, che l'indice di mortalità neonatale e materna si sia ridotto negli ultimi decenni grazie soprattutto ai progressi legati al servizio di rianimazione, presente appunto in strutture specializzate”.

Il parto, conclude la Monacelli citando l'allarme sui rischi che corrono le partorienti negli ospedali con meno di mille nascite, lanciato proprio domenica 12 settembre da Giorgio Vittori, della Società italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo), “non è cosa da afflato poetico o da enfatizzazione dell'aspetto romantico, qualora questo venga effettuato nell'intimità delle mura domestiche, perché la realtà dei fatti non è altrettanto naif”. GC/gc .

 

Ultimo aggiornamento: 15/09/2010