PARIFICAZIONE BILANCIO: “DOLENTI NOTE SU PARTECIPATE, SANITA’ E CONSULENZE” - SQUARTA (FDI) SUL GIUDIZIO DELLA CORTE DEI CONTI

Il consigliere regionale Marco Squarta (Fratelli d'Italia) interviene sul giudizio di parificazione della Corte dei Conti sul Bilancio della Regione Umbria. Per Squarta società partecipate, sanità e consulenze sono le principali criticità emerse dal giudizio della magistratura contabile.

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28 Giu 2016 16:00

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(Acs) Perugia, 28 giugno 2016 - “Società partecipate, sanità e consulenze sono le principali criticità che emergono dal giudizio di parificazione della Corte dei Conti sul Bilancio della Regione Umbria”. Lo rileva il consigliere di opposizione Marco Squarta (FdI), spiegando che “per quanto riguarda le partecipate, non essendo stati trasmessi i bilanci del 2015, è impossibile valutare l’impatto di società che hanno comunque rosicchiato 28 milioni di euro. Non è stata consegnata una nota integrativa che dia conto del rapporto tra debiti e crediti né il bilancio consolidato. A Umbria Mobilità viene contestata la mancata restituzione della famosa anticipazione di cassa per 13 milioni. Secondo i dati del 2014 c’è una discrasia di 400 mila euro tra debito e obbligazioni. Inoltre, anche la relazione della Corte bacchetta la mancata istituzione dell'Agenzia unica dei trasporti, che come sappiamo determina mancati risparmi per circa 8 milioni di euro l'anno”.

Squarta passa poi al capitolo sanità: “da quattro mesi manca l’assessore, nonostante la voce occupi il 76 percento del bilancio regionale. Non ci siamo ancora con gli acquisti centralizzati né con la spesa farmaceutica ospedaliera e la Asl2 ha sforato il tetto del 138 per cento. C’è modo di razionalizzare le spese senza farsi rubare farmaci di ultima generazione dal ladro di turno armato di piede di porco?”. Marco Squarta conclude con il personale della Regione: “non può esserci un 'mini-dirigente' ogni tre dipendenti perché la proporzione non regge e ciò determina un dispendio notevole di risorse. Spesso le consulenze vengono affidate sulla base di requisiti fantasiosi e non in linea con la normativa. Per quanto riguarda gli incarichi fiduciari del personale assunto nelle segreterie degli assessori – osserva il consigliere - la Corte dei conti giustamente contesta la deroga del regolamento che ha permesso di sostituire l’esperienza professionale con il titolo di studio. Soltanto per sei persone il gabinetto della governatrice utilizza 1,9 milioni di euro. In più la Regione ricorre ai co.co.co. come se fossero contratti a tempo indeterminato visto che continua a rinnovarli”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 28/06/2016