(Acs) Perugia, 21 giugno 2010 – Il nuovo ospedale Narni-Amelia non può essere, né una bandierina di campanile né un oggetto di propaganda spicciola, ma una cosa seria che esige risposte chiare e definitive. Se la Regione lo ritiene strategico ne identifichi caratteristiche, profili di integrazione, obiettivi e tempi di realizzazione, chiarendo subito dove intende farlo, per evitare il tormentone della scelta del luogo.
Alfredo De Sio, consigliere regionale del Pdl, torna sull’argomento attualissimo evidenziando che “sei anni fa sembrava tutto fatto, ma alla politica degli annunci della Giunta Lorenzetti e dell’assessore Rosi non è poi seguito nulla. Sei anni perduti che inevitabilmente, pongono la necessità di ricalibrare compiti, funzioni e vocazione di questa struttura, a prescindere da quella che sarà la nuova strategia di applicazione del Piano sanitario”.
A fronte di “una navigazione a vista che non ci tranquillizza e di uno stallo che di fatto ha significato un'occasione perduta”, De Sio entra nel merito della scelta osservando che: “Il sistema della Asl 4 e dei suoi nosocomi, a partire dall’Azienda ospedaliera di Terni, ha assoluta necessità di coprire il buco della riabilitazione che comporta, in termini di mobilità passiva, una perdita di risorse considerevoli per la sanità umbra, oltre che un abbassamento dei livelli di qualità dell’assistenza. Se questa è la funzione principale dell'ospedale da realizzare, a giudizio di De Sio, “l’integrazione con il ‘Santa Maria’ è nei fatti, ed a questi vanno dati corpo e gambe dotando la nuova struttura di quelle specificità legate all’emergenza urgenza ed a poche altre funzioni di qualità”. I cittadini tutti - conclude il consigliere - “reclamano servizi adeguati con personale qualificato che offra risposte più simili alla modernità di strutture all’avanguardia che non a poli museali”. GC/gc