OSPEDALE DI SPOLETO: “OLTRE ALLA NOMINA DEI PRIMARI NECESSARIA L'INTEGRAZIONE DEL PERSONALE MANCANTE” - CINTIOLI (PD) SOLLECITA ANCHE LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI DELL'HOSPICE E DEL PUNTO NASCITA

Il consigliere regionale del Partito democratico, Giancarlo Cintioli, interviene in merito alla situazione dell'ospedale di Spoleto chiedendo al direttore della Asl 2 di attivare le procedure per lo svolgimento dei concorsi per la nomina dei primari. Inoltre Cintioli ritiene necessaria la sostituzione di due medici andati in pensione e  la soluzione dei problemi del punto nascita e dell’hospice.

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15 Lug 2014 01:00

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(Acs) Perugia, 15 luglio 2014 - “Basta temporeggiare. È necessario che il direttore della Asl 2, Sandro Fratini, non solo attivi le procedure per lo svolgimento dei concorsi per la nomina dei primari dell’ospedale di Spoleto autorizzate a febbraio dalla Regione Umbria ma effettui anche immediatamente le sostituzioni del personale mancante (i due medici di chirurgia generale) secondo le procedure previste, poiché per queste non necessita di alcuna  autorizzazione da parte della Regione”. Lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Giancarlo Cintioli, ricordando che “devono ancora essere sostituiti, oltre ai due primari del nosocomio spoletino andati in pensione da alcuni mesi,  ossia    Ercolani e Casciola, anche i due medici, Ceccarelli e Barbieri, ormai non più in servizio presso il nosocomio spoletino”.

Secondo il consigliere regionale “è arrivato il momento di dare una risposta seria e concreta alla città di Spoleto, perché non ci sono più scuse anche per non affrontare altri problemi tra i quali quelli del punto nascita e dell’hospice. Per il primo la non effettuazione del parto-analgesia significa mettere a rischio il mantenimento del punto nascita stesso mentre per quanto attiene l’hospice è urgente nominare il referente della struttura in quanto, dall’aprile 2013, Conforti è andato in pensione. Tale nomina – spiega Cintioli - è resa ancora più urgente essendo l’hospice di Spoleto uno dei fiori all’occhiello della sanità regionale, così come si ritiene improcrastinabile la soluzione del problema relativo all’individuazione dei medici palliativisti sia per l’hospice che per le cure domiciliari dell’ex- Asl 3”.

In conclusione Cintioli  “di fronte a questa inerzia” chiede al direttore generale della Asl 2 di “intervenire rapidamente, evitando così che un problema serio come quello della salute sia oggetto di strumentalizzazioni politiche, anche di natura elettoralistica. Ritengo invece  prioritario e fondamentale dare certezze ai tanti cittadini che quotidianamente si rivolgono alle strutture pubbliche per problematiche legate alla salute”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 15/07/2014