OSPEDALE DI NARNI: “CHIAREZZA SULLE DIMISSIONI DEL RESPONSABILE DI CHIRURGIA VERTEBRALE” - MONNI (NCD) E DE SIO (FDI) CHIEDONO PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DEL DIRETTORE GENERALE DELL'ASL2

I consiglieri regionali Massimo Monni (Nuovo centrodestra) e Alfredo De Sio (Fratelli d'Italia) hanno presentato un'interrogazione alla Giunta sulle dimissioni del responsabile di chirurgia vertebrale dell'ospedale di Narni, il dottor Salvatore Roccalto. Monni e De Sio chiedono all'Esecutivo di Palazzo Donini di chiarire al più presto la vicenda e domandano “se e quali provvedimenti intenda mettere in atto nei confronti del direttore generale dell'Asl2, Sandro Fratini, che non è riuscito a tutelare un bene prezioso per tutta la sanità umbra”.

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01 Set 2014 01:00

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(Acs) Perugia, 1 settembre 2014 – I consiglieri regionali Massimo Monni (Nuovo centrodestra) e Alfredo De Sio (Fratelli d'Italia) hanno presentato un'interrogazione alla Giunta sulle dimissioni del responsabile di chirurgia vertebrale dell'ospedale di Narni. Monni e De Sio chiedono all'Esecutivo di Palazzo Donini “se e quali provvedimenti intenda mettere in atto nei confronti del direttore generale dell'Asl2 Fratini, che non è riuscito a tutelare un bene prezioso per tutta la sanità umbra, e quali interventi intenda adottare per chiarire al più presto l'intera vicenda”.

Secondo i consiglieri regionali “Fratini, dimostrando in maniera eclatante e tangibile una gestione pessima di tutta la vicenda, non è stato in grado di tutelare ed esaltare delle eccellenti capacità professionali e prestazioni sanitarie all'avanguardia che hanno fatto della chirurgia vertebrale di Narni uno dei fiori all'occhiello della sanità umbra, a scapito soprattutto della salute dei cittadini e dell'interesse dell'intera collettività”. Il comportamento del direttore generale, sottolineano Monni e De Sio, “ha portato all'uscita del dottor Salvatore Roccalto, facendo perdere un reparto di eccellenza per la sanità umbra e vanificando tutti gli sforzi e gli investimenti fatti fino ad ora. Così, a causa di una mera burocrazia insensata e ottusa, l'Umbria perde un grande professionista”.

Nell'interrogazione Monni e De Sio ricordano che “il reparto di chirurgia vertebrale dell'ospedale di Narni è nato e si è sviluppato soprattutto grazie all'impegno, alla dedizione e all'entusiasmo dell'ortopedico Roccalto, che con le sue eccellenti capacità riconosciute non solo entro i confini regionali, ma anche fuori, è riuscito a creare un centro chirurgico di riferimento nazionale. Inoltre il reparto di chirurgia vertebrale è stato anche valutato da un importante sito specializzato 'Salute Network', che ha realizzato la classifica sulla base delle opinioni dei pazienti, al secondo posto tra i migliori d'Italia: solo dopo il Cto di Torino e prima del San Carlo di Nancy a Roma. Infatti la struttura è così tanto cresciuta e si è sviluppata che nel 2012 l'allora amministrazione della Asl deliberò la creazione del reparto motivandola come 'strumento per diminuire la mobilità passiva extraregionale e quindi incrementare la mobilità attivà. Un reparto e un servizio d'eccellenza insomma”.

“L'attuale direttore generale della Asl2 Fratini – aggiungono i due consiglieri regionali - anziché incentivare maggiormente la struttura investendo su maggiori attrezzature e risorse umane, con un perfetto stile da burocrate, al primario della chirurgia vertebrale ha inviato la comunicazione di dover rientrare nel servizio di guardia interdivisionale e primo soccorso di Narni-Amelia imponendo quindi di lavorare su turni notturni ed entrare in sala operatoria di giorno. Prima di questa comunicazione, in quanto responsabile di struttura semplice dipartimentale, il dottor Roccalto era stato esonerato dal dirigente medico di presidio dall'espletare i turni di guardia. Il suo ruolo, infatti, era equiparato a quello di direttore di struttura complessa per analogia di obblighi e compiti istituzionali. Pertanto l'enorme carico di lavoro, aggravato dai turni di guardia imposti  dall'assoluta mancanza di collaborazione da parte della dirigenza della Asl 2 che ha confermato una totale incapacità organizzativa e gestionale, hanno portato il primario della chirurgia vertebrale a presentare le proprie dimissioni per giusta causa”. RED/dmb
 

Ultimo aggiornamento: 02/09/2014