(Acs) Perugia, 17 settembre 2012 – Nel testo di legge regionale sulla riforma della sanità umbra, l'Ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino è e rimane uno dei sette presidi dell'emergenza – urgenza su scala regionale. Ma resta da capire bene e fino in fondo le differenze fra il primo ed il secondo livello individuati per i Dea, dipartimenti emergenza accettazione.
E' quanto afferma il consigliere regionale del Pd Andrea Smacchi, in un'interrogazione alla Giunta, nella quale ricorda che, “all'articolo 30 del disegno di legge sul riordino del sistema, si afferma che sono comunque costituiti in presidio ospedaliero autonomo, gli ospedali sede di dipartimento di emergenza urgenza”.
Smacchi giustifica la sua interrogazione a fronte delle “molte novità di rilievo della riforma che interesseranno anche il presidio ospedaliero di Gubbio e Gualdo Tadino e rispetto alle quali è di fondamentale importanza fare chiarezza, per evitare strumentalizzazioni ed il diffondersi di notizie che non sempre corrispondono al vero”.
“Ho ritenuto opportuno presentare un'interrogazione urgente alla Giunta - chiarisce Smacchi -, al fine di avere tutte le precisazioni e le rassicurazioni necessarie, rispetto al ruolo che l'Ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino dovrà avere in futuro, nell'ambito del nuovo assetto della sanità regionale”.
Dopo aver ricordato che “il nosocomio di Branca è il primo esempio in Umbria di razionalizzazione concreta dei servizi e dell'assistenza ai cittadini, stante anche la sua posizione strategica dal punto di vista geo – morfologico, Smacchi si dice certo “potrà rappresentare un modello di qualità ed efficienza non solo su scala regionale, ma anche fuori dai confini dell'Umbria”. GC/gc