(Acs) Perugia, 18 giugno 2014 – Il capogruppo regionale Sandra Monacelli (Udc) ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale per “conoscere il numero dei ricoveri e degli interventi effettuati nell'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, divisi per reparti e per anni, dalla sua apertura ad oggi, e dei flussi migratori extrastruttura, divisi per anni e per specialità di intervento, dalla sua apertura ad oggi, allo scopo di avere un quadro sullo stato di salute del nosocomio, alla luce anche delle decisioni e 'non decisioni' assunte dall'Esecutivo medesimo”.
Monacelli ricorda che “dal giugno 2014 l'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, dando attuazione a quanto previsto dalla programmazione del Piano Regionale Integrato per la Non Autosufficienza (Prina) 2014-2016, ha attivato 14 posti letto in residenza sanitaria assistita (Rsa) e che tali posti letto si sono resi disponibili utilizzando quelli già presenti in alcuni reparti dell'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino. Pertanto – continua - il nosocomio vede ridursi sensibilmente la propria capacità di accoglienza, infatti restano a disposizione solo 122 posti letto, appena due in più rispetto al minimo imposto dalla legge per il riconoscimento di ospedale dell'emergenza-urgenza”.
“Al fine di predisporre internamente il reparto di Rsa – prosegue Monacelli -, come era facilmente prevedibile, si stanno arrecando disagi ai pazienti, quali ad esempio la creazione di camere di degenza promiscue nel reparto di cardiologia, con uomini e donne ricoverati nella medesima stanza. Una decisione – conclude – che, unitamente ad altre tra cui la mancata nomina da quattro anni del primario del reparto di anestesia-rianimazione, incide profondamente sulla qualità del servizio offerto dall'ospedale di Branca e favorisce l'allontanamento dei cittadini da quella struttura ospedaliera in favore di altre”. PG/